L’opera è stata commissionata in occasione della celebrazione del 50° anno della Casalgrande Padana, colosso industriale profondamente radicato nel territorio tra Reggio Emilia e Modena ma leader a livello mondiale per qualità del prodotto, innovazione tecnologica, sensibilità ambientale e responsabilità etica.
Il volume, curato da Carlo Branzaglia e Marco Sachet, raccogli gli atti di Convegno tenutasi al Design Center di Bologna nel 2008, dedicato al settore imprenditoriale del packaging. Una prima parte presenta le relazioni di apertura, mentre in una raccolta “tavola rotonda” vengono affrontate temi diversi inerente all’oggetto dell’incontro.
Nella rivista Ventiquattro di ottobre si poteva leggere un articolo sul futuro del cibo:
“Per un nuovo snack, per esempio, l’idea iniziale può venire dai dipendenti dell’azienda che intende produrlo (spesso si fanno sondaggi in fabbrica) o anche dal pubblico. Esistono infatti agenzie specializzate che chiedono ai consumatori di cosa avrebbero voglia. (…) Come per un sugo o un wurstel, si parte dall’aspetto del packaging e del contenuto. Si modificano foto e snack già in commercio – l’Image Lab di Kraft, cuore pulsante del suo reparto di R&D, si spinge oltre e “photoshoppa” gli oggetti più vari trasformandoli in dolci digitali – poi se ne sottopongono le immagini al giudizio dei consumatori. Sarà una barretta particolarmente spessa? Da mordere sugli angoli o larga come un solo boccone? Con una striscia colorata in superficie? Per gli snack virtuali che passano questo primo esame studiano i costi di fabbricazione, stoccaggio e distribuzione, e si elaborano ricette con il supporto di psicologi della percezione, sound designer specializzati in cibo, artisti, nutrizionisti, economisti, chimici, pubblicitari e infine cuochi.
Una conferenza per raccontare il ruolo strategico del design nel percorso produttivo della Ducati: questo l’obiettivo dell’incontro aperto al pubblico con Andrea Ferraresi, Ducati Design Director, il 20 gennaio (ore 15, Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna) sotto l’egida del corso di II livello in Design Management.
Porsi al confronto con il tema dei rivestimenti parietali in ambito lapideo, o addirittura con quello delle pareti nella loro complessa interezza, è intento affatto banale per chi lo affronti con la consapevolezza del portato storico-tecnico sotteso ai due campi. Consci di questa premessa – ne è riprova l’eccellenza degli esiti – i progettisti di Lithos Design hanno recentemente aggiornato il ventaglio di possibilità già esperite sulla pietra nelle loro prime collezioni, ampliando ora la ricerca ed i risultati da essa conseguiti, dal mondo commerciale del puro rivestimento lapideo ad alcune sue importanti evoluzioni spaziali, sino a distaccare definitivamente la materia litica dal supporto murario per renderla finalmente autonoma, essa stessa parete, con applicazioni adatte ad esempio agli ambienti della casa o del commercio.
La fotocatalisi è il fenomeno naturale per cui una sostanza (catalizzatore), attraverso l’irraggiamento di luce, modifica la velocità di una reazione chimica.
Il materiale con proprietà fotocatalitiche più importante e caratterizzato è il biossido di titanio (TiO2) che appartiene alla famiglia degli ossidi dei metalli di transizione. Lo studio delle sue proprietà ha avuto origine agli inizi degli anni ‘70 ed è tuttora di grande interesse per le sue applicazioni. È stato infatti dimostrato che l’uso di TiO2 irraggiato con luce ultravioletta (UV) non solo permette la totale degradazione dei composti organici volatili ma anche l’abbattimento degli ossidi di azoto e di zolfo.
Il modo di cucinare italiano si presenterà a Colonia in gennaio con un’installazione disegnata dall’architetto Matteo Thun, entusiasta sostenitore dell’uso del legno. All’ingresso della fiera Living Kitchen (hall 4.1, stand C019), che si svolge in concomitanza del salone del mobile Imm a Colonia dal 18 al 23 gennaio, si troverà “La Cucina”, l’interpretazione data da Matteo Thun alla cucina del futuro.
Riva Industria Mobili S.p.A. di Cantù, Azienda che commercializza i propri prodotti con il marchio registrato RIVA 1920, promuove un concorso di idee, in collaborazione con Fondazione di Venezia e ExpoVenice per la progettazione di una panchina / seduta per esterno impiegando e valorizzando il concetto del riuso del legno delle BRICCOLE di VENEZIA nonché elementi marginali a completamento del prodotto stesso (ad esempio altre tipologia di legno di forestazione, metallo, vetro, ecc).