Edra nasce nel 1987 in Toscana, territorio ricco di storia, cultura, arte e sapienza produttiva. Il nome deriva dalla parola greca “esedra” – luogo filosofico destinato alla conversazione e all’incontro. Edra propone progetti originali, nati da un’inedita unione di tradizione e innovazione, alta tecnologia e abilità manuali, in una ricerca continua di nuove forme, alte prestazioni e nuovi materiali.
La mostra è organizzata in nove sezioni: “sala dell’Economia”, “sala di Taddeo Gaddi”, “sala della vita pubblica e privata”, “sala della Croce degli Uffizi”, “sala della Casa”, “sala di Giotto e Arnolfo”, “sala della Scienza”, “sala della città”, “sala delle proiezioni”.
Il percorso espositivo presenta ben 222 ‘pezzi’ di vario genere: sculture, bassorilievi, affreschi staccati, polittici e dipinti, codici miniati, monete, documenti contabili, armi, oggetti d’uso quotidiano. La provenienza delle opere è varia: dal Museo del Bargello allo Stibbert, dall’Archivio di Stato di Firenze alla Biblioteca Nazionale.
17 maggio 2012 ore 15,30
Partecipano
Alessandro Ciabatti, Direttore marketing di Elica
Giuseppe Mincolelli, Architetto e designer, Dipartimento di Architettura di Ferrara
Clara Mantica, Bestup
Erica Marson, Giornalista, Ottagono
Francesco Orlando, Managing partner di Fair Play Consulting
Maurizio Rossi, Socio di H-farm
Beatrice Spirandelli, Architetto
Romolo Stanco, Architetto e designer
Giancarlo Tintori, Architetto e designer
Edra
Design factory: Tavola rotonda
16 maggio 2012 ore 17,00
per iscrizioni: relazioniesternefaf@unife.it
L'evoluzione recente della comunicazione punta ad una visione di valorizzazione delle iniziative e dei format sempre più centrata sullo sviluppo di relazioni e di interazioni per un coinvolgimento profondo dei destinatari dei messaggi. All'interno di questa tendenza l'evento liveha assunto un ruolo fondamentale in quanto "dispositivo" capace di spettacolarizzare, di rendere emozionale e memorabile l'esperienza e, allo stesso tempo, di instaurare un rapporto diretto e immediato con il pubblico dei fruitori.
Secondo Matteo Thun (Bolzano, Italia, 1952), la memoria storica e i valori culturali connessi a un determinato luogo sono una straordinaria eredità nonché uno stimolo inesauribile per l’architettura. Coerentemente a tale assunto, nelle sue opere le suggestioni dettate dalla rilettura critica del contesto convivono armonicamente con un’inesauribile tensione innovativa, finalizzata a massimizzare la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico, il controllo dei costi e dei tempi di produzione, senza tuttavia mai rinunciare a una raffinata ricerca estetica.
Matteo Thun
Lectio magistralis / Tavola rotonda
10 maggio 2012 ore 17,00
Il tema degli allestimenti museali, permanenti e temporanei, è riconosciuto dalla storiografia come un settore specifico della produzione artistica di una parte rilevante degli architetti italiani fra il quinto e il settimo decennio del Novecento, e trova protagonisti di primo piano in figure quali i BBPR, Ignazio Gardella, Luciano Baldessari, Franco Albini e soprattutto Carlo Scarpa