Il lavoro di Renzo Piano letto attraverso due suoi progetti a cui ha collaborato anche Casalgrande Padana
Ancora una volta, “Percorsi in ceramica” focalizza l’attenzione sul rapporto di collaborazione che lega Casalgrande Padana alla sfera progettuale. Lavorare insieme agli architetti, sostenendone le idee e sostanziando la loro realizzazione, costituisce per l’azienda l’approccio metodologico fondamentale del suo agire. Un percorso imprenditoriale segnato anche da esperienze significative a fianco di protagonisti del panorama internazionale, come nel caso di Renzo Piano con cui Casalgrande Padana ha condiviso importanti realizzazioni.
ANDIL, Associazione Nazionale degli Industriali dei Laterizi, bandisce un Concorso speciale per l’assegnazione di un Premio a opere candidate al “Concorso internazionale per la progettazione del Padiglione Italia EXPO 2015” e basate sull’uso del laterizio.
L’obiettivo dell’iniziativa è valorizzare e divulgare i progetti che dichiarino le potenzialità espressive ed innovative del laterizio e che ne affermino la riconosciuta multiprestazionalità, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica. Di assoluta rilevanza, è l’interpretazione architettonica del concept “Vivaio Italia” per il Padiglione e del tema generale dell’EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
«Un oggetto, salvo qualche caso eccezionale, non può essere un protagonista assoluto; deve esprimere una grande misura, ossia risultare disponibile a stabilire delle relazioni. […] Gli arredi che hanno segnato la storia possiedono notevole misura e una sorta di banalità, una parola, quest’ultima, dal significato ambiguo e che utilizzo non come sinonimo di “privo di interesse o di qualità” bensì nel senso di “disponibile alla continuità”. […] Il design implica forti contatti con la produzione artigianale e quella industriale. Per sfruttarne le potenzialità è necessario comprendere quali siano le potenzialità da loro offerte. Nel corso del processo produttivo […] è necessario si stabilisca uno stretto legame tra il progetto e chi lo realizza».
Le installazioni per l’exhibit design con tema a indirizzo architettonico sono in genere mirate a offrire nuovi possibili percorsi di ricerca su materiali, tecniche di lavorazione e forme. La strategia comunicativa prevalente è di due tipi: la realizzazione di un frammento, come parte di un tutto, o di una micro architettura, come costruzione completa anche se di dimensioni molto ridotte.
Veronica Dal Buono intervista Matteo Thun in occasione della Lectio Magistralis XfafX tenuta a Palazzo Tassoni Estense il 10 maggio 2012.
Le riflessioni muovono da tema della lectio “Wood Works”, concentrandosi sulle qualità, caratteristiche, prospettive per il materiale legno.
A seguire della lectio Matteo Thun si è fermato a conversare con Nicola Leonardi, direttore della rivista The Plan, e David Venables, direttore europeo di Ahec American Hardwood Export Council, animando la discussione sul palcoscenico di Palazzo Tassoni Estense.
Per inquadrare al meglio quale sia la linea guida del suo fare progettuale e soprattutto il tema della lectio magistralis svoltasi presso Palazzo Tassoni Estense in occasione di XfafX Festival – intitolata “Wood Works, opere lignee” – si propone un passo indietro.
Thun è ospite del Ventennale della facoltà di Architettura di Ferrara dove già sono state accolte figure emblematiche della cultura progettuale italiana quali Michele De Lucchi, Andrea Branzi, Massimo Iosa Ghini. In comune questi "grandi" hanno avuto un maestro, il contatto stretto con una personalità che qui desideriamo ricordare: Ettore Sottsass. Nel 1981, con alcuni giovani del tempo fra i quali il giovane Thun - oggi divenuti anch’essi protagonisti del panorama del design -, Sottsass Jr. fondò il gruppo Memphis e con tale designazione diede avvio anche a un movimento, ultimo tra i cosiddetti "radicali", che ha rivoluzionato il modo di leggere, interpretare, utilizzare l’oggetto, legandosi ad esso anche per affezione emotiva, superandone il limite funzionale, conducendo ai limiti l'esperienza sui materiali.
Incontro e inaugurazione della mostra
12 Dicembre 2012, ore 17:00
Cameracronica exhibition area
Museo Civico Palazzo Donadoni
Melfi
La mostra durerà fino al 30 Gennaio 2013
per informazioni:
www.cameracronica.it
info@cameracronica.it
Un grande cerchio di conci massivi posati a secco: è STONE GATE, il cerchio di pietra.
L’archetipica figura architettonica dell’arco, eredità della tradizione costruttiva romana, composta da conci posti in modo radiale e autoportanti, è stata per la prima volta strutturalmente doppiata per formare un cerchio perfetto.