Recensioni

Antonio Citterio

In questo efficace testo, corredato di un ricco apparato grafico e inconografico che illustra approfonditamente l’opera di Antonio Citterio nell’arco di oltre un trentennio di attività, l’autore, il critico d’architettura e professore Luigi Prestinenza Puglisi, coglie bene lo spirito di un professionista difficilmente etichettabile nella “gabbia” di una definizione stilistica.


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13 Settembre 2010

DIGITAL MATERIALITY IN ARCHITECTURE

Il lavoro di Fabio Gramazio e Matthias Kohler è efficacemente illustrato in questo agile testo, in chiara e fluida lingua inglese, specificamente finalizzato a restituire al lettore la chiave di lettura per l’interpretazione di una ricerca che, dalle cattedre dell’EHT, si estende all’intensa attività professionale che i due giovani architetti svolgono con passione nel loro studio di Zurigo “Gramazio & Kohler - Architecture and Urbanism”.


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05 Agosto 2010

Verde Verticale

Il contributo in termini di qualità percettiva offerto dalla presenza della vegetazione nel paesaggio naturale e antropizzato è un assioma da sempre riconosciuto nella memoria collettiva dell'umanità.
Il rapporto tra opera costruita ed elemento vegetale come strumento progettuale parte dai mitici giardini pensili di Babilonia, per passare attraverso i pergolati verdi dipinti sulle pareti di ville pompeiane, ai berceau voltati dei giardini europei del XVI e XVIII secolo, all'arte topiaria, fino alle prime utilizzazioni in campo architettonico di strutture metalliche di supporto alla vegetazione rampicante come elemento di caratterizzazione figurativa dell'opera costruita (Hector Horeau). In epoca moderna, Le Corbusier tra "I cinque punti dell'architettura" annovera il verde come materiale di progetto; Frank Lloyd Wright esplora le vie dell'architettura organica; Alvar Aalto dà vita a forme immancabilmente debitrici di suggestioni tratte dal mondo naturale, e così via fino ad oggi, attraverso le diverse  esperienze progettuali di Burle Marx, Lucio Costa e Oscar Niemeyer (colonne vegetali a S. Paolo in Brasile, 1982), Geoffrey Bawa, Emilio Ambasz, Hundertwasser, James Wines (Terrarium e Hialleah Showroom, 1978), Ungers (Melkerei Houses a Landsthul, 1979).


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19 Luglio 2010

Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato

Antonia Campi (Sondrio, 1921), detta Neto come suggerisce affettuosamente l’autrice Anty Pansera, sua profonda conoscitrice sia sotto il profilo umano che professionale, è una straordinaria figura di intellettuale che attraversa da indiscussa protagonista la storia di oltre mezzo secolo del design italiano e internazionale.


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12 Luglio 2010

Lithos Design

Lithos Design è una giovane realtà con spiccata predisposizione al design litico che nasce come centro di Ricerca e Sviluppo di Bevilacqua Marmi, storica azienda con esperienza trentennale nel settore lapideo.


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05 Luglio 2010

La casa di legno – motivi dubbi certezze di una scelta

Progettare e costruire la propria casa è il sogno di tutti gli architetti, è innegabile. Chi più del committente di sé stesso può interpretare tanto compiutamente la concezione dell’ ”abitare” secondo le proprie necessità, desideri e inclinazioni personali?


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01 Luglio 2010

Il design della ceramica in Italia 1850 - 2000

Il denso testo di Elena Dellapiana, architetto e ricercatrice presso il Politecnico di Torino, è un esplicativo viaggio attraverso 150 di storia del design ceramico in Italia, esplorato con sguardo meticoloso attraverso gli scenari culturali, economici e produttivi che hanno determinato la nascita e la diffusione della tradizione “made in Italy”.


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19 Giugno 2010

Verde: naturalizzare in verticale

Davvero un testo “illuminante” quello curato da Valeria Tatano - docente di Tecnologia dell’Architettura presso lo IUAV - introdotto da Marina Montuori e corredato dai contributi di alcuni docenti e ricercatori della Facoltà di Venezia (Fabio Peron, Anna Faresin, Antonio Musacchio) e di professionisti esperti nel campo di superfici “naturalizzate” (Eros Piovesan). Un testo “illuminante” perché finalmente, ripudiando qualsiasi indiscriminata magnificazione nei confronti di un approccio progettuale – oggi sempre più diffuso e forse anche un po’ “modaiolo” – che adotta acriticamente la componente vegetale come strumento prioritario di caratterizzazione estetica dell’architettura, fornisce piuttosto un quadro conoscitivo obiettivo ed esaustivo delle implicite potenzialità ma anche delle intrinseche problematiche sottese all’impiego della natura come “materiale da costruzione”.


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01 Giugno 2010
MD Material Design
Post-it
ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it