Da questa edizione il Premio ha cadenza biennale e sarà esclusivamente dedicato ai progetti elaborati da studenti (italiani o stranieri) all’interno delle Università Italiane.
Dipartimento di Architettura di Ferrara
Laboratori di progettazione architettonica IV A, B e C
Gabriele Lelli, Walter Nicolino, Guido Incerti
Lunedì 10 marzo ore 16,30 aula E1
«L’idea di comunicazione è profondamente ambigua, oscilla fra lo scambio di informazione e l’azione simbolica sull’altro, fra il dialogo e la manipolazione, fra la riconferma di valori condivisi e la seduzione […] In ogni caso la comunicazione è un fare problematico, che lascia difficilmente spazio alla parità e alla reciprocità degli uomini e si presta sempre almeno al sospetto dell’autoritarismo e della manipolazione».
Ugo Volli, Introduzione a Il libro della comunicazione, 1994.
II Premio per le Tesi di Laurea “Paesaggio, architettura e design litici”, ideato e organizzato da Veronafiere, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Verona, si inserisce nelle attività culturali della 49a Marmomacc finalizzate a promuovere una consapevole cultura della pietra tra architetti, ingegneri, designer e produttori del settore marmifero.
A fine 2013 sono stati assegnati i premi del concorso di progettazione Concept tools for retail, organizzato dal Laboratorio di Basic Design del Corso di laurea in Design del prodotto industriale dell’Università di Ferrara, con il patrocinio di Gibamvision srl, società del gruppo Gibam di Bellocchi di Fano, che si occupa di soddisfare l’esigenza d’interattività in ambito retail.
Programma “DeLight. Il progetto della luce tra Design e Architettura”
Dipartimento di Architettura
Palazzo Tassoni Estense
04 marzo 2014, ore 10:30
La Città degli scambi è il terzo volume appartenente alla collana Didattica di Lab MD diretta da Alfonso Acocella, ed è la trasposizione su carta usomano del proficuo incontro tra il Dipartimento di Architettura di Ferrara e Aspiag Service S.r.l, la più grande tra le aziende che formano il consorzio Despar Italia.
Vale la pena ricordare che molti trattati del medioevo e anche del rinascimento, hanno attratto l’attenzione degli studiosi prima che per il loro valore tecnico per quello storico letterario e solo in un secondo momento per il contenuto applicativo; è il caso de L’arte della seta in Firenze del XV secolo dove il curatore della prima ristampa nel 1868 è un letterato, Girolamo Gargiolli interessato più dallo studio della lingua usata dai setaioli che dalle loro tecniche di lavorazione. Nel testo, ristampato in anastatica nel 1980, vi sono riportate le varie tecniche di titure, le mordenzature, i fissanti usati e i rimedi da applicare alle tinture non riuscite.