Molti osservatori concordano che le società dei paesi industrializzati si trovino nelle fasi iniziali di una nuova rivoluzione dei processi di produzione e di distribuzione, denominata Industry 4.0.
Si tratta di un insieme complesso di fenomeni, favoriti dalla congiuntura tra l’utilizzo di una serie di tecnologie abilitanti l’innovazione (attive già da alcuni decenni e ora disponibili a costi ridotti) e alcuni modelli teorici di design process, oggi applicabili in modo integrato al processo produttivo, in grado di generare effetti e conseguenze considerevoli sulle tipologie dei beni e dei servizi, sulle loro caratteristiche e qualità, sulla loro diffusività, sulla modalità di fruizione e utilizzo.
L’uscita del decreto interministeriale 16 settembre 2016 “Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale” fornisce finanziamenti e strumenti attuativi al D.Lgs 102/2014, recepimento della direttiva europea in tema di promozione del recupero energetico profondo di almeno il 3% annuo della superficie coperta degli immobili pubblici anche come buon esempio per la comunità dei cittadini. Il nuovo panorama normativo apre scenari inediti ed urgenti, che si collegano ad altre opportunità, prime fra tutte le incentivazioni previste per il settore pubblico dal cosiddetto Conto Termico 2.0.
14 proposte per Palazzo Schifanoia
Mostra dei progetti degli studenti del Laboratorio di Design 2
docenti: D. Scodeller | D. Turrini | L. Gabrielli | C. Cantarin
Università di Ferrara – Dipartimento di Architettura
Corso di laurea in Design del prodotto industriale
aa. 2016-2017
Secondo semestre, febbraio - maggio 2017
Durata del corso: 132 ore
03 marzo 2017
Conferenza di Franco Moschini e dialogo con gli imprenditori
Un sabato di febbraio del 1987 si trovavano riuniti a Ravenna i protagonisti della grafica italiana per un convegno dal titolo Urbanovisuale1 organizzato da Giovanni Anceschi e Massimo Casamenti. L’incontro era una delle occasioni di riflessione tra visual designer seguite alla celebre I Biennale della grafica di Cattolica(realizzata nel 1984 e mai più replicata), dove era stata storicizzata la stagione che, grazie alla fortunata definizione di Albe Steiner, fu chiamata della “grafica di pubblica utilità”.2