I tre mondi
«Proporrò una concezione dell’universo che ammette almeno tre sotto-universi distinti, ma interagenti.
Il primo luogo c’è il mondo dei corpi fisici: delle pietre e delle stelle, delle piante e degli animali, ma anche delle radiazioni e di altre forme di energia fisica. Chiamerò questo mondo fisico “Mondo 1”. (...)
In secondo luogo c’è il mondo mentale o psicologico, il mondo dei nostri sentimenti di piacere e di dolore, dei nostri pensieri, delle nostre decisioni, delle nostre percezioni e delle nostre riflessioni. In altri termini, il mondo degli stati e dei processi psicologici o mentali, e delle esperienze soggettive. Lo chiamerò “Mondo 2”. (...)
Per il Mondo 3 intendo il mondo dei prodotti della mente umana, come i linguaggi, i racconti, le storie, i miti religiosi; o ancora, le congetture e le teorie scientifiche e le costruzioni matematiche; oppure le canzoni e le sinfonie, i dipinti e le sculture. (...) Molti degli oggetti che appartengono al Mondo 3 appartengono al contempo anche al Mondo 1. (...)
Volendo, si può dire che gli oggetti del Mondo 3 sono per se stessi astratti, mentre le loro incarnazioni o realizzazioni fisiche sono oggetti concreti.»
Karl R. Popper, I tre mondi, Bologna, il Mulino, 2012
(tit. or. Three Worlds, 1978)
La Facoltà di Architettura di Ferrara, per l'anno A.A. 2011-2012, è nuovamente al primo posto fra le ventidue facoltà italiane di Architettura secondo gli indici di qualità della classifica CENSIS pubblicata nei giorni scorsi suLa Repubblica e nella Grande Guida Università 2012-2013.
Water Design
Un workshop di 38 ore ed un tema complesso, quello dell’acqua e di come contenerla e valorizzarla. Questo è quello che gli studenti hanno affrontato con me.
Insieme abbiamo immaginato uno scenario apocalittico, ma non molto distante dal futuro. Uno scenario in cui l’acqua è divenuto il bene più prezioso, poichè raro. L’acqua, in questo scenario, è divenuta la valuta più cara, il bene più costoso, sorpassando anche l’oro. E il contenitore da progettarsi doveva riflettere esattamente queste riflessioni.
La forma di un oggetto contenitore è il risultato di una complessa serie di relazioni che si instaurano tra le materie stesse che lo costituiscono e quelle del contenuto, unite alla necessità di assolvere una funzione (contenere, conservare, attingere, mescere…) non disgiunta da una necessità di ordine estetico.
Non solo, la materia nell’esigenza di essere modellata serialmente in forma di oggetto d’uso, è anche caratterizzata da tecnologie o processi produttivi specifici, capaci di conformarla secondo determinate regole.
È compito del designer dominare questi processi e attraverso l’operazione progettuale, saper conciliare le varie esigenze disegnando un prodotto che si immetta nel mercato con competitività.
Mostra degli elaborati degli studenti del corso Laboratorio di Tecnologie di prodotto II, A.A. 2011-2012
Corso di laurea in Design del prodotto industraie
Design di prodotto, prof. Raffaello Galiotto
Tecnologie del design, prof. Andrea Morgante
Metodi di ottimizzazione della forma, prof. Enrico Milani
martedì 17 luglio - settembre 2012
Palazzo Tassoni Estense
Via della Ghiara 36, Ferrara
La sperimentazione didattica della quale si presenta qui una sintesi, riguarda l'universo degli oggetti comuni presenti nell'orizzonte domestico – in specifico oggetti “contenitori” realizzati, originariamente, in plastica – per farne oggetto di una metamorfosi che in un passaggio solo li trasforma in oggetti d'osservazione, di riflessione, se non “artistica” quantomeno “concettuale” attraverso la trasformazione in modelli di cartone.
Workshop di Chris Gilmour
CONVERGENZE MATERICHE
forme plastiche | superfici cartacee
mercoledì 14 ore 9-19; giovedì 15 marzo 2012 ore 9-17
Palazzo Tassoni Estense | Aule H
CORSO DI LAUREA IN DESIGN DEL PRODOTTO INDUSTRIALE AA. 2010-2011
LAT II - Laboratorio di Tecnologie del Prodotto Industriale: Proff. Raffaello Galiotto - Enrico Milani - Andrea Morgante
Grazie alla collaborazione con Comieco
Lecture e workshop di Chris Gilmour n.1
THE ART OF CARDOBOARD
mercoledì 29 febbraio 2012
Palazzo Tassoni Estense | Aule H
CORSO DI LAUREA IN DESIGN DEL PRODOTTO INDUSTRIALE AA. 2010-2011
LAT II - Laboratorio di Tecnologie del Prodotto Industriale: Proff. Raffaello Galiotto - Enrico Milani - Andrea Morgante
Grazie alla collaborazione con Comieco