La visita è stata organizzata con il professor Gastone Ave, del Dipartimento di Architettura di Unife, che ha accompagnato gli studenti nella visita perché ritiene molto utile che gli studenti prendano visione sul terreno delle realizzazioni dei progetti per compensare quella che ritiene una eccessiva esposizione degli studenti ai progetti sulle pagine delle riviste e in generale ai progetti che rimangono sulla carta. Ha accompagnato gli studenti anche il ricercatore Alfredo Alietti, sociologo urbano del Dipartimento di Studi Umanistici di Unife.
Porta Nuova è una delle più grandi realizzazioni immobiliari a uso misto attuate in Europa negli ultimi dieci anni. L’idea di visitarla è venuta agli studenti della associazione studentesca Universud (basata a Ferrara ma con aderenti in tutta Italia ) a latere dell’interesse per il lavoro di Gabriele Basilico, la cui vastissima produzione fotografica era in parte in mostra a Milano, nel padiglione espositivo di Unicredit a Porta Nuova, fino al 30 gennaio 2016.
La giornata, nonostante la pioggia a tratti, si è rivelata perfetta per una camminata esplorativa non solo alla parte nota occupata dagli uffici Unicredit progettati da Cesar Pelli sovrastanti lo spazio che è ora piazza Gae Aulenti, ma anche per prendere visione della parte residenziale dell’intervento, dal cosiddetto “Bosco verticale” a “Solaria” , fino alle palazzine antistanti il blocco degli uffici affittato a Samsung (i “diamantini”) e a BNP Paribas (il “diamante”). Non meno interessante è stata la breve camminata nell’adiacente quartiere Isola, che ha richiamato le contraddizioni di una Milano a sviluppo duale, tra uffici e alloggi di lusso e case degradate o in cattivo stato di manutenzione, come del resto molte altre città.
La visita si è potuta realizzare anche grazie all’interesse mostrato da Manfredi Catella , fondatore e amministratore delegato di Coima Sgr, già in Hines Italia sviluppatore del progetto Porta Nuova, che ha assicurato la guida da parte dell’Ing. Claudio Saibene, direttore dei lavori di Porta Nuova. A loro vanno i ringraziamenti di tutti i partecipanti per avere reso possibile una maggiore comprensione del progetto.

• Alcuni partecipanti alla visita con l’Ing. Claudio Saibene, Direttore lavori di Porta Nuova.
• Immagine dei due palazzi residenziali “Bosco verticale”.
• Immagine dei palazzi per uffici attorno a piazza Gae Aulenti a Porta Nuova, Milano
• I palazzi per uffici detti “Il diamante”, edificio alto in fondo, e “I diamantini”, edifici in primo piano.
• Le palazzine residenziali e il verde costruito sul tetto del sottostante spazio per la grande distribuzione.
• Palazzina residenziale semivuota e in stato precario di manutenzione nel quartiere Isola a circa 200 metri da Porta Nuova, Milano.
• Alcuni partecipanti alla visita con l’Ing. Claudio Saibene, Direttore lavori di Porta Nuova.

L’associazione Universud per tramite del suo commenta così la visita:

“Cogliendo la preziosa occasione di un’ampia esposizione del lavoro del grande fotografo milanese Gabriele Basilico presso il Padiglione Unicredit a Milano, abbiamo proposto di effettuare un sopralluogo dell’intera area, oggi centro direzionale ad opera di Hines Italia, accompagnati da due docenti esperti rispettivamente in pianificazione e gestione urbana ed in sociologia urbana. Nella seppur breve giornata di sabato 30 gennaio 2016 abbiamo infine avuto la possibilità di discutere del progetto direttamente con l’ingegnere Claudio Saibene, direttore dei lavori per Porta Nuova e cortesemente resosi disponibile al fine di fornirci un’introduzione a ciò che è stato realmente il processo di trasformazione di questo pezzo di città.
Milano è stata la tappa zero di un percorso d’indagine e di ricerca ancora in costruzione ma che siamo decisi ad intraprendere sul tema dell’uso informale dello spazio urbano in Italia assieme, naturalmente, a molte tematiche che facilmente vi si associano (abusivismo, gentrificazione, occupazioni).
Questo percorso vuole portare alla maturazione di una visione critica, personale della città, capace di vedere e di discernere. Lo scopo è anche quello di indagare nuove tecniche o possibilità per la rappresentazione dei fenomeni urbani. Cominciare dunque quest’ anno con una mostra fotografica con più di 150 immagini provenienti da ogni parte del mondo è sicuramente il miglior punto di partenza possibile.”

Vai a Universud