Andando a ritroso nel tempo nella storia dell'arte il treno è sempre stato considerato un’icona di un progresso e di una tecnologia proiettata al futuro. Prediletto dal Futurismo in alcune opere tematiche che ne caratterizzavano il dinamismo e la velocità del mezzo meccanico, analizzandole nei suoi momenti nel divenire. Con l’affermarsi negli anni trenta dell’Industrial Design, proprio da queste due  caratteristiche  si sviluppò una ricerca estetica innovativa denominata Streamline, derivata dalla pratica del costruire carenature  dalla forma aerodinamica come ad esempio la mitica locomotiva S-1 di Raymond Loewy. Grazie alle grandi conquiste della tecnologia si diffuse, a cavallo del millennio, il Transitive Design, una tendenza che collega il passato e il futuro sotto il segno della continuità nel mutamento come nel nostro caso  i mezzi di locomozione, di cui un esempio è il celebre Shinkansen, denominato “treno proiettile”, ideato per traffico ad alta velocità.

È da quest’ultimo esempio di design contemporaneo che inizia la personale ricerca nel concepire e disegnare il TRENOLitico, la cui forma è stata condizionata dalla soluzione tecnica ed estetica del design che fa capo proprio al treno giapponese ed anche alla tecnologia Maglev.

Il TRENOLitico ambisce a  rappresentare una sintesi formale tra innovazione e tradizione; mira ad ottenere, attraverso la ricerca di elementi formali del linguaggio visivo quali linea, superficie materica, colore e forma, un prodotto che si confronta proprio con le configurazioni oggettive del design contemporaneo. La compiutezza della composizione litica, realizzata in Ardesia e marmo Carrara, allude al movimento di un corpo nello spazio: un treno in corsa. Caratterizzata da flessuosi andamenti lineari che sono rivelatori delle tensioni plastico-dinamiche della forma; viene supportata dall’elemento planare che ne definisce l'equilibrio e i rapporti proporzionali tra le parti.

Alberto Terenzi

Processo CNC: Giovannozzi Marmi - Tivoli Terme (Roma, Italy)