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PAPER DESIGN
Corso di metodologie per la definizione di progetto A.A. 2012-2013

09 Giugno 2014


Lavori degli studenti esposti presso Palazzo Tassoni Estense


Agenda del design, istruzioni per il progetto didattico
Il piano delle attività che si prevede di svolgere, degli impegni e delle scadenze, l’ordine del giorno degli incontri organizzativi, sono, in termini figurati, “agenda”. Il termine, in uso puntualmente anche in lingua inglese, conserva e fissa il significato antico delle “cose da farsi”1.
Eppure una vera e propria “agenda” è tale solo se legata a un supporto materiale. Affinché una raccolta di “cose da farsi” sia veicolabile è essenziale che in qualche modo si prenda nota di esse, attraverso l’espressione grafica della scrittura manuale su carta oppure, per analogia di funzione, anche mediante la registrazione “immateriale” sui dispositivi digitali di più recente codificazione.
“Agenda”, dunque, è divenuta nel tempo l’espressione per indicare il supporto stesso dedicato alle “cose da fare”, il piccolo artefatto cartaceo delle annotazioni quotidiane di appuntamenti e idee, sintesi di attività nello scorrere del tempo: giorni, settimane, mesi; intreccio d’impegni e doveri entro cui si svolge l’esistenza, traccia del percorso di vita, supporto al ricordo e alla documentazione.
Ancor oggi un’agenda la si immagina di carta, con le pagine rilegate, cronologicamente progressive, utile strumento per accompagnare il possessore nello svolgersi sequenziale di tratti della sua esistenza.
Questi “spazi di memoria” diventano così “collettori” di luoghi, incontri, sensazioni, immagini e soprattutto “mutano” fra le mani dell’utilizzatore, trasformandosi dalla netta e ricettiva “spazialità” iniziale delle pagine e dei suoi contorni, in un palinsesto sempre diverso e personalizzato dove ogni segno di utilizzo e “occupazione” diviene “carattere”. E mentre il tempo li modella, questi artefatti “anonimi” diventano intimamente personalizzati e “autobiografici”.
In un’era in cui tutto si registra e si comunica attraverso il digitale dei personali device, può sembrare singolare e anacronistico riflettere sul progetto di una tradizionale agenda di carta.
Proprio a questa operazione di riscoperta e valorizzazione di format cartacei ha puntato Lab MD nel corso del 2013, scegliendo di dedicarsi ad un “micro” progetto2 di autoproduzione editoriale e, poi, di proseguirlo ed evolverlo con gli studenti del primo anno del “Laboratorio di metodologie per la definizione di progetto”, presso il Corso di laurea in Design del prodotto industriale del Dipartimento di Architettura di Ferrara, condotto da Alfonso Acocella e dalla scrivente.

 


Lavori degli studenti esposti presso Palazzo Tassoni Estense

 

Il progetto dell’Agenda – dedicata per il 2013 alla presentazione istituzionale di Lab MD stesso3 – è stato sviluppato a partire dalla scelta del formato. Dall’analisi dei diversi prodotti presenti sul mercato e dalla verifica della loro effettiva funzionalità, si è optato per un formato maneggiabile e quasi “tascabile” (13x21 cm), facilmente trasportabile in borsa senza che possa confondersi, né perdere identità fra libri e opuscoli. Un formato leggermente più ampio del taccuino, adatto alla prensibilità del palmo della mano e alla comoda annotazione o cancellazione di testi o segni grafici.
L’impostazione prescelta per la struttura dell’Agenda 2013 è quella “settimanale” con sviluppo consequenziale di 52 doppie pagine (corrispondenti alle settimane dell’anno), ove sulla pagina di sinistra si susseguono regolarmente le scansioni dei giorni delle settimane e sulla pagina di destra rimane ampio spazio per la scrittura, le annotazioni, il disegno.
Il corpo centrale dell’agenda è anticipato da tre doppie pagine che sintetizzano in una visione unitaria facilmente consultabile il calendario annuale con impostazione a colonne, nelle quali tutti i giorni dell’anno sono facilmente individuabili e il quadro complessivo delle annotazioni sintetiche mensili si manifesta con chiarezza.
La componente grafico-creativa del progetto trova spazio, in particolare, nelle pagine di apertura mensile e, specificatamente per l’Agenda istituzionale Lab MD, nel ventiquattresimo finale. Nelle doppie pagine che distinguono le mensilità si è scelto di sviluppare il tema delle lettere “capitali”, le iniziali dei dodici mesi, che si muovono e si espandono a occupare e caratterizzare creativamente le pagine di avvio e l’incipit di ogni mese. Con chiarezza, leggerezza e dinamica fruibilità ne diventano il tema ricorrente; “tagliate” orizzontalmente in mezzeria e quindi posizionate ai piedi e in testa delle aperture mensili, stemperano il loro significato univoco di segno alfabetico per ritornare ad essere in parte solo grafemi o quantomeno esercizio di “riduzione” alfabetica.
Sono tali iniziali stampate in oro (il colore identitario di Lab MD), a condurre il fruitore alla fine del 2013 dove una sezione informativa – un intero ventiquattresimo – è posta a presentare e far conoscere il profilo e le attività progettuali del Laboratorio stesso.

 

  • BE. 12 Parole sull’autoproduzione. Mariangela Beccoi, Lucia Fontanelli
  • Insight Wood. Manuel Giovanni Bernardini, Nadal Loic
  • 365° Sustainable Design. Francesco Maria Bosi, Alessandro Presti
  • Green Design. Ilaria Rizzi, Sara Vecchi
  • Un_known Design. Roberto Emanuele Romoli, Eli Brandoli
  • Colori Arte & Design. Diana Zerbetto, Marco Manfra
  • Radical Design. Daniele Babini, Paolo Ragazzi
  • Fluid Design. Laura Camelin, Simona Giacchi
  • Boom Design. Sara Peccenini, Leonardo Longhi
  • E-stream. Filippo Petrocchi, Veronica Raffellini
  • Materia. Medea Alderuccio, Paola Gallerani Guidetti
  • Relax. Emanuele Bellizzi
  • Plast Design. Alex Bonaveri, Valentina Parmeggiani
  • Up-cycling. Benedetta Burroni, Daniele Fregona
  • Level Up - Game Design. Gianluca Diceglie, Jacopo Martinello
  • Teapot diary. Pier Francesco Fabbri, Valentina Rosi
  • Light designers. Andrea Faccini, Nicola Mantovani
  • Wood Ideas. Alessio Fidanzi, Gianluca Gandolfi
  • Maschere. Edoardo Fiorentini, Chiara Luppi
  • NaturElements. Elena Luigia Fusto, Anna Mastellari
  • Design Story. Marco Salomoni
  • Concept Design. Francesco Visentin, Giacomo Zanetti
  • Geometric. Aurora Iacono, Riccardo Mengoli
  • Wabi-Sabi. Francesco Babbi

 

Partendo da questa impostazione generale del format di Agenda, si è demandato agli studenti di sviluppare percorsi di approfondimento sul design, da finalizzare al progetto tematizzato e alla produzione di un prototipo di “Agenda del design”.
La definizione della copertina, le pagine introduttive, lo sviluppo del calendario annuale, le doppie pagine di apertura mensile, le settimane e i temi narrativi delle pagine per le annotazioni, sono stati gli ambiti di attività laboratoriale a cui sono stati chiamati gli studenti del Corso di “Metodologie per la definizione di progetto”.
Tra l’astrattezza dei prodotti della mente, dei concetti di tempo, memoria, scrittura e la materialità degli oggetti afferenti al settore del Paper Design – nella sua accezione bidimensionale e tridimensionale – s’inscrive il progetto dell’Agenda del design 2013 e dei suoi prodotti correlati (packaging da spedizione, manifesto promozionale ed espositore da tavolo per spazi di vendita) su cui si sono incentrate le attività didattiche di natura teorica, progettuale e produttiva.
I risultati progettuali di tale esperienza sono illustrati nelle pagine che seguono.

Veronica Dal Buono

Note
1 Agènda (sottinteso negotia), “le cose da farsi”, dal gerundivo latino del verbo àgere, “fare”, declinato in agenda.
2 Agenda Lab MD 2013. Concept e contenuti Alfonso Acocella, graphic design Giulia Pellegrini, Veronica Dal Buono infografica.
3 Vedi pp. 12-15 del presente volume.

 


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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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