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Merchandising UNIFE_DA

27 Ottobre 2014

 

Programma del Laboratorio di Design della comunicazione, A.A. 2014-2015
Università di Ferrara, Dipartimento di Architettura, Design del prodotto industriale Alfonso Acocella, Veronica Dal Buono, Michele Zannoni

Comunicazione istituzionale
La comunicazione istituzionale può essere definita come un tipo di comunicazione realizzata in modo cosciente e strutturato da una Istituzione (da tutti i membri che la compongono) ed indirizzata alle persone dell'ambiente sociale in cui svolge la propria attività.
Ha come obiettivo principale il diffondere flussi di informazioni, propagare idee e stabilire relazioni di qualità tra l'Istituzione e il pubblico con cui si relaziona perseguendo un risultato di reputazione sociale e un immagine pubblica coerente e all'altezza dei suoi fini ed attività.
In linea del tutto generale la comunicazione di una Istituzione è finalizzata a far emergere e rafforzare quei valori e quelle qualità che ogni singola organizzazione esprime; valori e qualità suscettibili di essere "radunati", "strutturati", "condivisi" "diffusi" come espressione e rappresentazione identitaria dell'Istituzione stessa...

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Merchandising come tema del progetto didattico

“Merchandising. s. ingl. [voce inglese, derivazione di (to) marchandise «commerciare», a sua volta dal fr. marchandise «mercanzia», der. di marchand «mercante»], usato in italiano al maschile.
Nel marketing, ogni attività promozionale sul punto di vendita, avente come obiettivo l’incremento diretto o indiretto degli acquisti da parte dei consumatori nel punto stesso.”
Treccani.it

“Tecnica di promozione ed esposizione al pubblico dei prodotti nei punti di vendita. Voce ingl.; deriv. di to merchandise «spingere all’acquisto», che è dal fr. marchandise «mercanzia».”
Garzantilinguistica.it

Il termine merchandising, per il quale in italiano non esiste una traduzione letterale, proviene dal gergo del marketing ed è espressione utilizzata per indicare l’insieme delle attività ed azioni aventi lo scopo di promuovere la vendita di singoli o più prodotti all’interno di punti vendita, attraverso la qualificazione degli spazi, il posizionamento sul mercato dei prodotti, i sistemi informativi e comunicativi ad essi correlati.
Anche in Italia il merchandising – sia pur nato oltreoceano, seguito dal mondo anglosassone e francese – sta facendosi strada la necessità di recuperare e mettere in atto questa strategia rafforzativa e valorizzativa dell’identità e della reputazione di brand, associazioni, enti, istituzioni.
Il merchandising acquisisce, in genere, aggettivazioni specifiche relative ai diversi contesti ove è applicato, aggiornandosi costantemente rispetto alle evoluzioni del mercato e della società. Oggi è declinato in culturale, istituzionale, territoriale, sociale, aziendale, strategico, sportivo, legale, politico...    
Nel linguaggio comune il termine è legato sempre più alle azioni promozionali svolte per accentuare la visibilità, la diffusione, la vendibilità dei prodotti (accessori, gadget, abbigliamento…) che identificano brand, istituzioni, associazioni. Tale significato – sia pur non esclusivamente – sarà alla base del lavoro di progettazione e di prototipazione da parte degli studenti sul merchandising Unife / DA all’interno del Corso di Design della Comunicazione.
Il rapporto esistente tra design – inteso nel senso ampio di “progetto” –  e merchandising, è evidente tanto nella concezione dei prodotti quanto nella loro comunicazione e nelle modalità di vendita. Il design diviene leva di merchandising strategico anche quando è applicato per valorizzare i patrimoni culturali: si pensi, per fare solo un esempio, al sistema dei musei ove, sempre più spesso, oggetti replicati in copia – spesso miniaturizzati - sono posti a rammemorare le opere presenti nei luoghi visitati; da beni artistici divengono elementi di rappresentazione, di comunicazione, di veicolazione di immagini in forma simbolica.
Il progetto didattico del Corso di Design della comunicazione, AA. 2014-2015, intende avviare l’esplorazione convergente della comunicazione istituzionale e del design di prodotto declinato attraverso il merchandising scegliendo come nuovo soggetto di riferimento l’Ateneo di Ferrara ed evolvendo - contemporaneamente - il progetto già in essere del Dipartimento di Architettura.
Oramai gli Atenei italiani più attivi e al passo con i tempi cercano strumenti per rafforzare la propria identità, per accentuare il senso di appartenenza e partecipazione dei suoi membri, per divulgare e affermare i propri valori; lo fanno attraverso le leve della comunicazione istituzionale, del marketing, del merchandising.
Fra gli Atenei che coordinano e promuovono progetti di merchandising (progettando non solo gli oggetti ma anche negozi monomarca, corner di vendita in store commerciali, vetrine virtuali di e-commerce) è possibile citare il Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma, l’Università di Bologna, l’Università di Padova.
I prodotti sono indirizzati a specifici target di utenza – soprattutto studenti, ma anche docenti, amministrativi, visitatori - e adatti ad essere utilizzati negli spazi di lavoro dell’Università, in città, in viaggio, in casa.
Le domande che ci poniamo (e che rivolgeremo agli stessi studenti chiamati a riflettere e progettare sul tema) riguardano:
Quali le istituzioni che si avvalgono della comunicazione istituzionale. E in quali forme?
Il merchandising rappresenta uno strumento di incentivo alla condivisione e al rafforzamento dell’identità dell’istituzione universitaria?
Che cosa possa intendersi per merchandising universitario. Quali i possibili oggetti dotati di più spiccato interesse e attrattività per la comunità?
Quali le strategie e gli strumenti di valorizzazione del progetto di merchandising?
Le tecnologie digitali come possono integrare e supportare il progetto merchandising?
Si cercherà, lungo lo svolgersi del Laboratorio di Design della comunicazione, di interrogarsi su questi quesiti e, contemporaneamente, di progettare oggetti e collezioni di merchandising.
Ogni gruppo di studenti formulerà la propria proposta e la “fisicizzerà” attraverso pratiche di prototipazione degli artefatti progettati per l’Ateneo di Ferrara e il Dipartimento di Architettura.

Comunicazione integrata. Una App per DA / UNIFE




All’interno di una comunicazione integrata istituzionale molti sono i media oggetto dell’attenzione del designer, tra questi, oltre agli strumenti tradizionali, emergono negli ultimi anni le App per i dispositivi mobile.
Queste, che in maniera non appropriata vengono definite semplicemente come un nuovo supporto comunicativo, in realtà assumono un ruolo diverso rispetto ai consueti mezzi informativi, diventando veri e propri strumenti per instaurare un rapporto diretto tra l’Istituzione e l’utente.
Il progetto di una App che diventi elemento integrato della comunicazione di un’Università, prevede l’analisi dell’ampio spettro dei servizi che gli studenti e i docenti hanno possono usare in mobilità.
Riuscire a rispondere a queste necessità è il compito del designer che indaga in maniera attenta il progetto dei servizi e la loro fruizione mediante la rete.
Attraverso l’attività di workshop i gruppi di studenti saranno indirizzati dalla docenza alla formulazione delle linee guida, della struttura e alla graficizzazione di una App a carattere istituzionale informativo sull’Ateneo ferrarese.

Mostra Merchandising Unife / DA. Febbraio 2015

L’allestimento della mostra Merchandising Unife / DA, in forma di evento pubblico, all’interno di Palazzo Tassoni Estense, presso lo spazio espositivo al piano terra del Salone passante, costituirà l’esito finale dell’esperienza didattica semestrale del Laboratorio di Design della Comunicazione A.A. 2014-2015 tenuto dai docenti Alfonso Acocella, Veronica Dal Buono, Michele Zannoni.



La progettazione e la realizzazione della mostra offrirà l’occasione di portare ad un livello di ulteriore evoluzione il processo formativo degli studenti; quest’ultimo si svolgerà, nella fase conclusiva, attraverso un percorso condiviso secondo la formula del co-design (dove con tale termine s’intende un atto di creatività che si svolge con approccio partecipativo fra gli studenti e il team docenti).
L’esposizione consentirà di avvicinare gli studenti alla cultura dell’exhibit design e ai processi organizzativo-comunicativi connessi allo svolgimento di eventi culturali.
La mostra, inoltre, è indirizzata a comunicare all’intera comunità universitaria ferrarese gli artefatti di merchandising istituzionale progettati e prototipati lungo i mesi dell’attività del Corso, ricollocati in un quadro espositivo d’insieme e arricchiti dalle opportunità spaziali di incontro e di condivisione offerte da Palazzo Tassoni Estense.

Oggetti in mostra
In ogni mostra gli artefatti da esporre al pubblico – ovvero i protagonisti dell’allestimento stesso – presuppongono elementi fisici complementari, di varia natura e configurazione, funzionali alla loro fruizione e valorizzazione; a questi, spesso, si aggiungono  format informativi e comunicativi (disegni / foto / testi / didascalie / video…) da collocare con appropriatezza nei diversi  e specifici ambiti spaziali.





Di tale condizione non è esente l’allestimento della mostra legata al Merchandising Unife / DA indirizzata a occupare gli spazi, le superfici parietali e le strutture espositive disponibili nel “Salone passante” al piano terra di Palazzo Tassoni Estense.
Lungo le pareti attrezzate e illuminate saranno collocati i pannelli sinottici di progetto; mentre su quelle residue sarà organizzata una proiezione di immagini in loop.
I tavoli, posizionati centralmente nel Salone, costituiranno il display espositivo in continuum accogliendo e valorizzando i documenti di ricerca e gli oggetti (prototipi) di merchandising di UNIFE / DA.
L’allestimento dei tavoli centrali presuppone la predisposizione di elementi identificativi e di enucleazione delle ricerche e degli oggetti di merchandising realizzati dai vari gruppi. A tal fine, ad opera degli studenti, si prevede:
a) la costruzione di piccoli contenitori volumetrizzati (ovvero, delle scatole aperte superiormente) la cui realizzazione sarà effettuata nel Laboratorio modelli del Dipartimento di Architettura, con valore di esperienza legata al fare materiale;
b) la scelta e il dimensionamento di una superficie (in tessuto, in legno, in metallo…) su cui collocare in forma spazializzata gli oggetti di merchandising, perseguendo la loro ottimale visualizzazione fra gli oggetti volumetrici esposti e lo sfondo “bidimensionale” che li accoglie.

Artefatti costitutivi della mostra:
1. Box (contenitore )
2. Documentazione di ricerca / progetto merchandising
3. Oggetti di merchandising
4. Supporto materico espositivo
5. Pannello comunicativo di progetto
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6. Videoproiezione in loop
7. Maxiposter di presentazione della mostra
8. Kit comunicativo della mostra (invito, cartella stampa, annunci in web)

Gli artefatti 1,2,3,4,5 saranno progettati e prototipati dai gruppi di studenti.
Gli artefatti 6, 7, 8 saranno progettati attraverso un processo di co-design fra docenti e studenti.


Box
All’interno della Mostra le singole scatole assumono il duplice ruolo di artefatto identificativo dei diversi gruppi di studenti e, contestualmente, di contenitore comunicativo dell’esperienza di ricerca, svolta parallelamente a quella progettuale lungo il Laboratorio di Design della comunicazione.




Se la configurazione della scatola sarà fissa e seriale (con l’unica variante di una numerazione progressiva e l’iscrizione dei nomi degli autori-studenti) il suo contenuto sarà sempre mutevole posto a raccontare peculiarmente il percorso di ricerca attraverso gli artefatti materiali e immateriali (le idee, i concetti) rispetto ai quali gli studenti hanno intrattenuto un rapporto di analisi, di studio, di reinterpretazione.
Le scatole aperte ed “esplorabili”, rappresentano una narrazione parallela, fatta di oggetti multiformi, tracce del lavoro svolto, indirizzati a incuriosire e attrarre i visitatori della mostra spingendoli ad avvicinarsi, a “rovistare”, a “soppesare” i vari documenti (materiali, appunti, schizzi, immagini, resoconti…) che hanno influenzato – più o meno significativamente – il progetto degli oggetti di merchandising Unife / DA esposti in forma enucleata e contigua.

Le scatole della mostra - da realizzarsi in legno - sono precedute da una prototipazione (modello) in cartone.
Più in particolare l’esercitazione riguarderà:
- la verifica delle dimensioni del layout configurativo delle scatole (rapporto volume aperto - appoggio) attraverso la realizzazione in cartone e la prova di allestimento sui tavoli del Salone passante piano terra di Palazzo Tassoni Estense.
- scelta di una font editoriale, studio e impaginazione su fogli A4 delle sue caratteristiche salienti, dimensionamento e scrittura dei nome degli studenti in relazione all’altezza delle scatole-espositore;
- realizzazione di stencil - maschera normografica - per la riproduzione delle lettere in serie;
- prove di scrittura del lettering con vernice spray o pigmento.




BIBLIOGRAFIA
Studio obbligatorio per l’esame
Riccardo Falcinelli, Critica portatile al visual design, Torino, Einaudi, 2014, pp. 328.
Testi consigliati di riferimento
Design della comunicazione / Graphic Design / Il libro e l’ebook:
Giorgio Fioravanti, Il nuovo manuale del grafico, Bologna, Zanichelli, 2002, pp. 255.
Michele Spera, Abecedario del grafico. La progettazione tra creatività e scienza, Roma, Gangemi Editore, 2005, pp. 541.
Ellen Lupton, Caratteri, testo, gabbia. Guida critica alla progettazione grafica, Bologna, Zanichelli, 210, p. 192.
Massimo Vignelli, Vignelli Canon. Online http://www.vignelli.com/canon.pdf
Gino Roncaglia, La Quarta Rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro, Roma, Laterza, 2010, pp. 287.


Paper Design:
Marco Cappellini (a cura di), Idee, proposte e soluzioni per allestimenti in carta e cartone, Milano, Comieco, 2008, pp. 56;
L’altra faccia del macero. Applicazioni industriali, artigianali e d’arte a base di fibre riciclate, Milano, Comieco, 2008, pp. 151. (anche online www.comieco.org)
Città Sottili. Luoghi e progetti di cartone: costruire con il cartone, Lucca, Lucense, 2008, pp. 52;
Mark Hampshire, Keith Stephenson, Come scegliere e utilizzare la carta, Modena, Logos, 2008, pp. 255;
Petra Schmidt, Nicola Stattman, Unfolded: Paper in Design, Art, Architecture and Industry, Basilea, Birkhäuser, 2009, pp. 255;
Comieco, Arte e design: vivere e pensare in carta e cartone, Milano, Comieco-Dativo, 2011, 2 voll.
Luke Herriot, Nuovi modelli di packaging, vol. II, Modena, Logos, 2011, pp. 105.
Gavin Ambrose, Paul Harris, Il manuale del packaging, Bologna, Zanichelli, 2012, pp. 210.


Oggetti, produzione e significato:
Bruno Munari, Da cosa nasce cosa, Bari, Laterza, 1981, pp. 385.
Eleonora Fiorani, Il mondo degli oggetti, Milano, Lupetti, 2001, pp. 254.
Jean Baudrillard, Il sistema degli oggetti, Milano, Tascabili Bompiani, 2003, pp. 263.
Andrea Branzi (a cura di), Capire il design, Firenze, Giunti, 2007, pp. 287.
Maria Grazia Turri, Gli oggetti che popolano il mondo: ontologia delle relazioni, Roma, Carrocci, 2011, pp. 239.
Remo Bodei, La vita delle cose, Bari, Laterza, 2014, pp. 135.


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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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