Design & New Craft. Tra industrianato e interculturalismo
Nel campo del design vi sono confronti disciplinari solidi ma per certi versi controversi.
Tra questi contiamo quello che intercorre tra cultura artigiana e cultura del design, valutato nel tempo da una interdipendenza complessa e ambigua. Un rapporto che si è tuttavia aggiornato da quando il design si è confrontato con la condizione postmodernista del progetto, misurandosi pertanto con la frammentazione e la contaminazione dei generi, con la polisemia dei contenuti, con la fusione e la mediazione tra competenze ed esperienze di diverso genere e origine. Una circostanza che ha favorito il superamento dello storico contraddittorio che ha attraversato il progetto industriale nella sua versione più dottrinale, basato sulla divisione tra ciò che era o non era prodotto industrialmente.
È altresì una relazione che richiede di essere scientificamente ricollocata considerando che una nuova connessione tra design e artigianato si è venuta alimentando all’interno di una cultura plurale che ha rinnovato e riconvertito le nozioni di tradizione, territorio e localismo sulla base di importanti cambiamenti demografici, economici e politici. Si tratta di una mutazione materiale e immateriale che ha investito non solo i procedimenti del “saper fare” il progetto e il prodotto, ma ha compreso la dimensione del manufare in quanto corredo sociale, matrice di saperi, fenomeno di integrazione multi e interculturale, riorganizzazione e aggiornamento dell’ambiente di lavoro e produzione e dello stesso spazio urbano.
Questo processo in divenire tra design e artigianato è per di più condizionato da come il sistema fabbrica e i luoghi di lavoro hanno invaso il sociale, ma anche da come la società tutta ha conquistato i territori produttivi liberando la cultura imprenditoriale dal retorico recinto industriale. Un quadro mutevole attraversato inoltre dai fenomeni movimentisti dei Makers, dai modelli economici del Self Brand, da attività Open Source e da visioni del mondo On demand: una realtà coinvolta nei processi di digitalizzazione, motivo pertanto di sperimentali criteri produttivi e di consumo per artefatti sostenuti ora da inedite reti tecnologiche e ideologiche.
Il rapporto tra progetto del design e produzione artigianale è oggi rappresentabile come un’area composita nella quale convivono conoscenze storicizzate, comunità collaborative, economie creative, relazioni solidali, progetti corali, geografiche culturali. Un luogo reale e retorico nel quale troviamo la passione per la qualità del lavoro, il desiderio di miglioramento nell’esercizio e nell’approfondimento delle tecniche, la vocazione alla sperimentazione materiale e dei materiali, il radicamento di comunità di pratiche socialmente riconosciute e, infine, uno spazio dove le prassi si ricompongono in conoscenze teoriche da preservare.
Da queste premesse scaturisce l’esplorazione critica che propone il numero 7 di MD Journal: esaminare, tra i poli dell’industrianato e dell’interculturalismo, la fenomenologia del New Craft nelle diverse simmetrie che intercorrono con il sistema design. Ovvero esplorare attraverso Case History, Best Practise, e riflessioni teoriche, le fragilità, i punti di forza e la catena dei valori che combinano sistema design e sistema artigianale anche nelle frontiere talvolta equivoche che si hanno con i temi dell’identità e delle tradizioni locali. Interrogarsi anche sui cambiamenti che comprendono la figura del progettista, i contesti operativi, i modelli imprenditoriali e i rapporti con i territori veri e metaforici. E a questo proposito considerare il contatto con altre tradizioni artigianali che si sviluppano attraverso processi migratori che introducono oltre al resto inattese qualità decorative, altre tipologie e funzioni. Chiedersi, infine, quali modelli di ricerca e quali figure di ricercatore devono essere introdotti affinché si implementi - e generi innovazione anche nel campo della formazione - la relazione tra design e artigianato.
Di seguito alcune possibili articolazioni argomentative, focus tematici e domande di ricerca (D/A per Design e Artigianato):
- Strumenti e competenze per favorire processi di mediazioni delle conoscenze tra scienze D/A;
- Ambiti della ricerca e figure di ricercatore da implementare per innovare la relazione tra D/A;
- Azioni desk e field della ricerca di design per aumentare la connessione tra D/A;
- Postindustriale e New Economy nella rete della attività artigiane;
- La relazione tra D/A nella sperimentazione e integrazione di diversi percorsi formativi;
- Il ruolo delle tecnologie informatiche e digitali nei processi innovazione della tradizione manifatturiera;
- Artigianato virtuale, mediatizzato e nella rete dei Network per l’innovazione di processo e di prodotto;
- Metodi e strumenti della comunicazione visiva e multimediale per valorizzare il rapporto D/A;
- La connessione D/A come modello di comunità collaborative, economie creative, relazioni solidali;
- Il valore dei processi interculturali e multiculturali come fattori di innesco per inediti processi di sviluppo della cultura artigiana;
- Artigianato, territorio, sviluppo locale, identità, patrimoni figurativi e tipologici, prodotti: punti di forza e di debolezza;
- Artigianato, Genius Loci, ritualità, luoghi comuni, usanze, eco della tradizione: vincoli e opportunità
- D/A nel rapporto con i materiali tradizionali e nuovi paradigmi materici;
- Il ruolo della tradizione nei processi di innovazione della cultura artigiana;
- La dipendenza D/A come bene culturale.
Date significative:
Presentazione abstract 30 gennaio 2019
Accettazione abstract 15 febbraio 2019
Consegna paper 17 aprile 2019
Indicazioni di Peer review 25 maggio 2019
Consegna paper finale rivisto 5 giugno 2019
Pubblicazione giugno/luglio 2019
#7 Issue Editors
Vincenzo Cristallo, La Sapienza, Università degli Studi di Roma
Carlo Martino, La Sapienza, Università degli Studi di Roma
Sabrina Lucibello, La Sapienza, Università degli Studi di Roma
Processo di pubblicazione
I ricercatori interessati sono invitati a inviare, entro il 31 gennaio 2018, un abstract di 6000-8000 battute (comprese le references bibliografiche), in lingua italiana (in lingua inglese solo nel caso di autore/i straniero/i).
L’abstract, redatto in modo chiaro, deve rispondere e aderire coerentemente al tema della Call, esplicitando l’oggetto dell’articolo proposto e la finalità del contributo; deve essere accompagnato da 5 parole chiave, poste ad evidenziare i punti essenziali del progetto di paper, e corredato da una bibliografia di riferimento redatta secondo le linee guida editoriali di MD Journal.
L’abstract dovrà essere inviato all’indirizzo mdjournal@unife.it
L’accettazione delle proposte di articoli verrà comunicata ai proponenti entro
il 18 febbraio 2018.
Gli autori dovranno, successivamente, inviare gli articoli (completi di tutti gli apparati documentali e rispondenti alle Linee guida editoriali) entro il termine del 15 aprile 2018 sempre all’indirizzo mdjournal@unife.it
Dopo la peer review da parte dei referee, agli autori dei contributi accettati saranno comunicate le indicazioni entro il 20 maggio 2018 e la stesura finale dell’articolo dovrà essere inviata all’indirizzo materialdesign@unife.it entro il 10 giugno 2018.
La data di uscita, in e-Publishing, di MD Journal [5] 2018 è prevista per giugno/luglio 2018; la sua fruizione è pubblica recependo la filosofia dell’open access.
Contestualmente si procederà alla stampa del volume, per l’invio agli autori e alle principali biblioteche nazionali.
Link alle linee guida editoriali:
http://materialdesign.it/it/journal-md/_61.htm
Link allo stile dei testi e alla scrittura:
http://materialdesign.it/it/journal-md/_66.htm