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La casa di legno – motivi dubbi certezze di una scelta

01 Luglio 2010

  • Particolare dell’attacco tra l’isolamento della facciata nord e della copertura nel punto di incrocio tra struttura in legno delle pareti e travi lamellari di copertura
  • Prospetto ovest
  • Sezione trasversale sull’ingresso

 

“La casa di legno – motivi dubbi certezze di una scelta”
Battistella Nicoletta; Zenoni Francesco
Maggioli, Sant’Arcangelo di Romagna (RN) 2009
102 pagine, b/n
prezzo: 10,00 €
testo in italiano


Progettare e costruire la propria casa è il sogno di tutti gli architetti, è innegabile. Chi più del committente di sé stesso può interpretare tanto compiutamente la concezione dell’ ”abitare” secondo le proprie necessità, desideri e inclinazioni personali?
Gli architetti Battistella e Zenoni, in questo piccolo e vivacissimo libro, raccontano con trasporto e ironia l’esperienza della realizzazione della propria casa, dalle prime fasi del percorso ideativo - ispirato alla figura dell’hangar tanto cara all’autore - a quelle strettamente esecutive, passando attraverso una moltitudine di problematiche, da quelle di ordine compositivo a quelle connesse alle fasi di cantiere in cui il progettista si trova kafkianamente ad interagire con “manovalanze degne di Brancaleone”.
Decisi ad attuare un percorso di ricerca sperimentale che trova nell’impiego di materiali naturali, nella razionalizzazione del processo esecutivo e in una profonda coscienza ecologica i suoi principali obiettivi, i due architetti decidono di adottare una scelta “contro corrente” nell’ambito del panorama edilizio milanese, privilegiando come materiali da costruzione principali il legno per le strutture orizzontali e verticali e per i rivestimenti esterni dei fronti e l’alluminio per i rivestimenti di fianchi e copertura.
La sintonia intellettuale con la cultura progettuale altoatesina inoltre ha spinto gli autori a potenziare gli aspetti di risparmio energetico e benessere bioclimatico, attraverso un puntuale studio della stratigrafia di partizioni orizzontali e verticali che contempla l’impiego di uno strato isolante in fibra di legno e parete ventilata, di serramenti in legno e vetrocamera riempito di gas argon e cassonetti esterni alla muratura per evitare ponti termici, di pannelli solari per la generazione di acqua calda e fotovoltaico per abbattere il dispendio energetico.
Il risultato complessivo è, con le parole stesse dell’autore sospese tra ravvedimento e soddisfazione,  “un’astronave piovuta dal cielo” nel bel mezzo del quartiere di Cantalupa, un’ ”oasi di verde” e volumi tradizionali in cotto. In questo caso, però, il pensiero creativo è andato coraggiosamente oltre il banale remake dell’edilizia corrente e consolidata, per spingersi verso un campo ideativo di “testarda” impostazione moderna e frutto di un percorso tecnico - esecutivo molto approfondito, teso a coniugare le esigenze figurative e funzionali dei fruitori con quelle della sostenibilità ambientale dell’intervento.
Esternamente, la  casa è caratterizzata da una gradevole forma a semibotte, enfatizzata da una forte curvatura per l’incontro di copertura e parete nord: il dualismo tra calore del legno e tagliente impatto metallico dell’alluminio crea un vivace contrasto percettivo tra i materiali da rivestimento. Internamente, al di là delle stanze dedicate a funzioni specifiche, è privilegiato il valore dell’unitarietà spaziale, celebrata nell’ampio ambiente polifunzionale con soppalco per la zona notte; i locali sono piacevolmente pervasi da una diffusa luce naturale, da una sensazione di confortevole tepore nelle stagioni fredde e di gradevole fresco in estate - grazie all’accurato sistema di isolamento che minimizza il dispendio energetico - di silenzio e intimità, pur trovandosi la casa in area densamente urbanizzata.
Si capisce bene con quanta soddisfazione gli autori/progettisti/committenti abbiano inaugurato il frutto della loro fatica e passione: nella “casa di legno” si coglie l’atmosfera calda e naturale delle baite e, guardando oltre le ampie vetrate, ci si lascia piacevolmente trasportare all’aperto, in un’ideale proiezione del soggiorno/pranzo nel giardino dove, come dice l’autore, “si vivono insieme momenti conviviali sotto cieli stellati e circondati da nugoli di zanzare”. 

 

di Chiara Testoni


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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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