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Kaufmann visita XfafX

08 Giugno 2011


Hermann Kaufmann visita Ferrara: davanti al Duomo (Ph. Pietro Piella)

Una delle occasioni più importanti nelle commemorazioni di questo primo ventennale della Facoltà di architettura di Ferrara - in linea con il format-concept scientifico XfafX - è la possibilità di misurarsi in più dimensioni e a diverse scale con altre dinamiche di comunicazione e divulgazione.

Il ruolo che la Facoltà di Architettura ha saputo trovare nella diffusione di questo Festival to design Today è appunto quello di gestione innovativa degli strumenti divulgativi interattivi, che sempre più spesso ci mettono in condizione di relazionarci con il contesto in tempo reale, facendone, per altro, un vero punto di forza come strumento di cambiamento per la condivisione dei contenuti in produzione.

Ma per meglio capire e apprezzare queste dinamicità sovrapposte, a volte, è necessario, e spesso anche utile, fare un passo indietro e misurarsi con quelle realtà, sempre più rare, costituenti i rapporti personali. Rapporti personali che, la ridotta dimensione cittadina ed universitaria di Ferrara, ancora permettono di mantenere e di poterlo considerare come uno dei  caratteri di riconoscibilità della Facoltà di Architettura, uno tra i punti di forza.Tra le varie opportunità, in occasione della lectio magistralis del Prof. Arch. Hermann Kaufmann, nell’ambito del convegno promosso da Promo_legno per il ventennale XfafX  tenutosi il 13 maggio 2011 presso Palazzo Tassoni, si è avuta la possibilità di toccare con mano questo privilegio. L’occasione di permanenza a Ferrara dell’Arch. Hermann Kaufmann e dell’Arch. Matija Bevk, anch’egli ospite straniero del convegno Promo-legno “Architetture al plurale”– ha dato luogo alla possibilità di condivisione delle bellezze storico-artistiche e le specificità culturali della città di Ferrara. Per le modalità di presentazione la scelta è caduta su quella che è considerata la più classica tra le forme di fruizione della città, l’ecologicissima bicicletta, attributo di mobilità ormai indissolubilmente legato alla realtà estense.

Gli incuriositi ospiti - accompagnati da Theo Zaffagnini - completamente a loro agio in una perfetta giornata di sole primaverile su percorsi illustrati da Valentina Modugno e Pietro Piella – due architetti ferraresi d.o.c. per origine e formazione – hanno goduto una serie di spazi e luoghi di rara bellezza urbana capaci di esprimere il carattere storico e artistico di Ferrara.

Il tutto su due ruote istituzionali XfafX messe a disposizione dal partner storico Viabizzuno.

  • Davanti a Santa Maria in Vado (Ph. Pietro Piella)
  • Per la città (Ph. Pietro Piella)
  • Vicino alla Porta degli Angeli (Ph. Pietro Piella)
  • Suggestioni Bassaniane (Ph. Pietro Piella)
  • Hermann Kaufmann visita Ferrara: pedalando in città (Ph. Pietro Piella)
  • Nella Pinacoteca in Palazzo dei Diamanti (ph. Valentina Modugno)
  • Illustrazione dell'itinerario cittadino (Ph. Pietro Piella)

Ad ogni pedalata un crescente interesse per l’itinerario, un vivo entusiasmo - talvolta senza fiato - per l’imprevedibile bellezza incontrata in un chiostro nascosto, piuttosto che in un gioco di luci sui rossi paramenti murari e sulle strutture lignee storiche della città medievale.Nel percorso cittadino sono stati visitati in successione il monastero di sant’Antonio in Polesine, la basilica di Santa Maria in Vado, Palazzo Schifanoia, proseguendo poi verso la chiesetta di san Girolamo e Casa di Stella dell’Assisino, via delle Scienze e via Terranova, sottolineando il passaggio del segno urbano dal castrum bizantino all’addizione rossettiana, proseguendo verso via Montebello.

L’interesse progressivamente sempre più di dettaglio per l’architettura cittadina – unitamente a indicazioni talvolta informali sulla città – ha dato luogo ad approfondimenti e mediazioni linguistiche tra gli accompagnatori cittadini in lingua inglese e, per l’Arch. Kaufmann, in lingua tedesca, grazie anche alla preziosa collaborazione di Daniela Sonja Schroeder - studentessa di lingua madre tedesca della nostra facoltà. La visita su due ruote non ha tralasciato ovviamente le mura cittadine, passando attraverso via Vigne fino al cimitero ebraico. Mura di cui Kaufmann ha apprezzato gli orientamenti e le tecnologie costruttive, in particolare della Porta degli Angeli, detta Casa del boia, per poi rientrare attraverso corso Ercole I d’Este, quindi attraversando il Quadrivio rossettiano.

La visita al Palazzo dei Diamanti ha rappresentato – grazie anche ad una apertura quasi esclusiva delle sale al gruppo istituzionale di accoglienza XfafX  - l’evento forse più suggestivo. La visita alla pinacoteca, le tele e i polittici esposti degli artisti ferraresi e in genere rinascimentali, da Cosmè Tura ad Andrea Mantegna al Bastianino, ha stupito per ricchezza e fascino gli ospiti, che hanno poi apprezzato anche le vaste superfici lignee del soffitto del salone d’onore.Si è scoperto a questo punto che il termine “stanchezza” era temporaneamente intraducibile sia in tedesco che in inglese e sloveno: la richiesta infatti, sempre più discreta, ma indicativa del gradimento, corrispondeva al desiderio di vedere quanto più possibile prima della prevista ripartenza. Quindila Rotonda Foschinidel Teatro Comunale ed il Castello Estense, con una rapida degustazione delle tipicità gastronomiche dei panificatori  ferraresi; infine il Duomo e la piazza delle Erbe con le antiche botteghe.

Al termine una sosta di ristoro, dove gli argomenti di forte interesse e l’attualità sono stati affrontati superando le diversità linguistiche, riconoscendo nella matrice culturale comune un collante, che riesce sempre ad avvicinare, anche partendo da punti di vista diversi. Il ruolo sociale dell’architetto nella storia e nell’attualità, il concetto di qualità urbana e di modernità i temi affrontati.Una vera lezione open air, un proseguimento, non scontato, di contenuti d’interesse comune emersi il giorno prima nella videointervista all’Arch. Hermann Kaufmann realizzata negli spazi di palazzo Tassoni da Theo Zaffagnini per XfafX.

 


Hermann Kaufmann visita Ferrara: Davanti a Palazzo dei Diamanti con Theo Zaffagnini 
(Ph. Pietro Piella)

Una occasione unica ed ulteriore per farci conoscere ed apprezzare è stata compiuta. Un momento di memoria per i nostri ospiti? Un motivo per ritornare presto, magari per percorsi comuni di ricerca e per condividere conoscenze con la nostra scuola? Semplicemente la prima attuazione del concept XfafX , uno stretto legame tra scienza, ricerca e territorio, tra Facoltà e Città, un vero ed attuale Festival to design Today.

di Valentina Modugno, Pietro Piella


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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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