“Conformismo, prevaricazione formale e distacco dalla realtà sono le caratteristiche dell’architettura contemporanea, insieme al senso di colpa nei confronti della forma e della bellezza. La meraviglia, lo stupore sono gli elementi propri della poetica italiana ed europea. La creazione di meraviglia e stupore da parte dell’architettura non ha niente a che fare con la ricerca del consenso e di spettacolarità del contemporaneo. Più esattamente la creazione di meraviglia è lo strumento per raggiungere la conoscenza del reale. Ecco lo scopo. Ritornare a vedere la realtà. E, per quanto la realtà del territorio, delle città, degli uomini sia difficile e dolorosa, il dovere dell’architettura è di non rinunciare a immaginare un futuro. Migliore. Anche romanticamente. La negazione del reale, l’atteggiamento che da blasè diviene cinico, proprio dell’architettura contemporanea, dev’essere sconfitto. Questa battaglia, etica e culturale, sarà combattuta attraverso un’architettura che sia invenzione specifica, che nasca, con libertà, dal contesto e dalla storia. Il suo linguaggio è libero e contemporaneo. (…)
Praticare la realtà è la sola modalità possibile per affrontare l’architettura. Proponendo dubbi: l’architettura è un enigma che si risolve col cuore. Riteniamo l’architettura non una questione esclusiva di forma e linguaggio. La nostra visione dell’architettura come trasformazione della realtà implica, nel suo massimo significato etico, poetico e professionale, un alto senso di responsabilità e il rifiuto del cinismo. (…)
L’attenzione per il ruolo del pubblico e il sociale, per i linguaggi contemporanei e le relative contaminazioni, uniti al conforto della memoria, creano gli elementi di riferimento per un’architettura che esprime come un alternarsi di azioni e reazioni, verso una sperimentazione del reale e sul reale. La ricerca progettuale si svolge sulla sottile linea di confine che separa e unisce il pubblico con il privato, il territorio con la città. Un pragmatismo visionario, un realismo magico, un nuovo contestualismo.”
Prolusione a 5+1AA di Alfonso Femia, Gianluca Peluffo
Profilo di 5+1AA Agenzia di Architettura Alfonso Femia Gianluca Peluffo
Alfonso Femia (1966) e Gianluca Peluffo (1966), soci fondatori dello studio 5+1 architetti associati di Genova dal 1995, fondano 5+1AA Agenzia di Architettura srl nel 2005, anno in cui vincono, con l’amico Rudy Ricciotti, il concorso internazionale per il Nuovo Palazzo del Cinema di Venezia oggi in costruzione.
Tra il 1998 e il 2005 realizzano il Centro visite e Antiquarium del Foro di Aquileia (UD), il Campus Universitario nell'ex-caserma Bligny di Savona, le direzioni del Ministero degli Interni nell'ex-caserma Ferdinando di Savoia di Roma. Nel 2003, per l’attività di ricerca e progetto, ricevono il Titolo di Benemerito della Scuola della Cultura e dell’Arte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Dal 2006 Simonetta Cenci diventa partner di 5+1AA e, lo stesso anno, aprono un Atelier a Milano, dedicato allo studio e alla sperimentazione sulla città contemporanea e allo sviluppo di progetti urbani complessi.
Dal 2007, con la collaborazione di Nicola Spinetto, aprono un'Agence anche a Parigi e sviluppano il Master Plan per l'Expo 2015 di Milano.
5+1 AA è attualmente impegnata nello sviluppo di importanti aree strategiche: in Italia a Torino, Firenze, Milano, Roma, Venezia, Savona, ma anche internazionalmente (programmi pubblici e privati in Francia, Belgio, Spagna, Cina).
Nel 2008 vincono il concorso internazionale per le nuove strutture direzionali per Sviluppo Sistema Fiera a Milano (in fase conclusiva), e sono tra gli studi professionali invitati in molteplici concorsi a partecipazione ristretta in Francia tra cui a Parigi, con Moatti&Riviere, per intervenire nell’area Masséna Bruneseau. Vincono i concorsi per le riqualificazioni dei Docks di Marsiglia, delle Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie di Torino, del castello degli Orsini di Rivalta di Torino. Nel 2010 ricevono una Menzione d’onore al concorso Internazionale per la progettazione del nuovo Miami Civic Center di Miami (Florida), sono vincitori dei concorsi per il nuovo Ospedale di Sestri Levante (Ge) e per la Piazza del Mercato e la Ludoteca di Andria (Ba).
All’intervento di riqualificazione dei Frigoriferi Milanesi e del Palazzo del Ghiaccio di Milano (realizzazione 2002-2007) è dedicata l’opera “Cosa c’è in frigo?” (2009, edizioni AAM-Silvana Editoriale). Alla loro attività prefessionale è dedicato il primo numero della rivista “Monograph.it” (List Edizioni), la monografia “5+1AA” di Mario Pisani (Roma, Edilstampa, 2009).
Sono pubblicati nelle principali riviste e tengono conferenze e partecipano a seminari sulla città contemporanea nelle principali capitali ed università europee.
Alfonso Femia è Professore alla Kent State University di Firenze e Professore a Contratto di Progettazione Architettonica nella Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara. Gianluca Peluffo è Ricercatore presso la Facoltà di Architettura di Genova.
a cura di Veronica Dal Buono, Enrico Geminiani (video)
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