Post-it

I progetti del corso LAM 2010-11 (parte I)

07 Ottobre 2011

Il Laboratorio di “Metodologie per la definizione di progetto” al primo anno del Corso di Laurea in Design Industriale, ha proposto per l'anno accademico  2010-2011 attività formative pratiche e momenti di riflessione teorica innestate nel tema definito come “Paper Design”.
Tale percorso di conoscenza e indagine si inserisce in un progetto di ricerca e didattica pluriennale che trae origine dalle esperienze maturate nel corso di laurea in Architettura nell'ambito della Cultura tecnologica della progettazione; partendo dallo studio dei materiali utilizzati per la costruzione dell'architettura alla scoperta dei materiali e delle tecniche produttive con cui vengono realizzati oggetti di design ed opere d'arte.
Gli studenti sono stati invitati inizialmente alla riflessione sui alcuni nuclei problematici base, quali i contesti spaziali, gli utenti, le reciproche relazioni funzionali ed esperienziali tra essere umano ed oggetto, tra forma e funzione, tra progetto e realizzazione.
Alcune lezioni ex-cathedra presentate dai docenti prof. Alfonso Acocella e prof. Jacopo Piccione, hanno fornito agli studenti appena giunti in ambito universitario, le conoscenze base per affrontare la complessità del tema "design".
Per introdurli i docenti ne hanno analizzato l'evoluzione e la definizione, partendo dal prodotto artigianale della bottega medievale, per giungere ai processi produttivi del presente e chiudere con una riflessione volta alla ricerca di un sistema produttivo sostenibile per le crescenti richieste di mercato di massa.
Il metodo didattico del corso è dinamico e aperto. Mentre si svolgevano ore di didattica tradizionale di tipo frontale gli studenti studenti sono stati invitati a divenire parte attiva del Laboratorio, partecipando ad una esperienza di ricerca denominata "Conoscere / Manipolare / Ricercare", suddivisa in tre distinte fasi per approccio ed esiti di lavoro e curata dagli architetti Veronica Dal Buono e Davide Turrini.

 

  • La materioteca dei materiali a base di cellulosa.
    ph. enrico geminiani
  • La materioteca dei materiali a base di cellulosa del Laboratorio
  • La materioteca dei materiali a base di cellulosa del Laboratorio
  • La materioteca dei materiali a base di cellulosa del Laboratorio
  • La materioteca dei materiali a base di cellulosa del Laboratorio
  • La materioteca dei materiali a base di cellulosa.
    ph. enrico geminiani
  • Alcuni momenti di condivisione delle fasi di ricerca
  • Alcuni momenti di condivisione delle fasi di ricerca
  • Alcuni momenti di condivisione delle fasi di ricerca

 

Per prima la raccolta dei materiali per una materioteca universitaria dedicata ai materiali naturali a base di cellulosa (carta e cartone). Con l'acquisizione di campioni di tipologie di carta e cartone disponibili sul mercato l'obiettivo da raggiungersi è stato la conoscenza e descrizione degli stessi attraverso un format analitico che ne descrivesse le qualità materico-espressivo-sensoriali e le caratteristiche tecniche e di produzione.  
Parallelamente all'esperienza di indagine materiale, gli studenti hanno redatto un report finale a stampa che riportasse gli esiti di una ricerca svolta in coppie sulle fonti di informazione scientifica sempre sul tema "carta e cartone design". Occasione di natura eminentemente conoscitiva e culturale, tale momento di indagine ha avuto come esito un documento di natura collettiva, presentato in forma di bibliografia ragionata, corredata di indicazioni metodologiche e suggerimenti per la ricerca, con riproduzione parziale degli articoli e delle illustrazioni, abstract dei saggi raccolti, di format digitali e sitografia.
In una terza e non ultima fa ai ragazzi è stata proposta l'occasione di ripercorrere il processo di design attraverso la riproduzione di un semplice artefatto di packaging tridimensionale in carta, invitando ad analizzarne nonché affinare il concept d'origine e sperimentando l'attività manuale necessaria alla produzione.

  • Riproduzione modelli di packaging. Momenti di discussione collettiva.
    ph. enrico geminiani
  • Riproduzione modelli di packaging. Momenti di discussione collettiva.
    ph. enrico geminiani
  • Riproduzione modelli di packaging. Momenti di discussione collettiva.
    ph. enrico geminiani
  • Riproduzione modelli di packaging. Momenti di discussione collettiva.
    ph. enrico geminiani
  • La riproduzione dei modelli di packaging
  • Riproduzione modelli di packaging. Momenti di discussione collettiva.
    ph. enrico geminiani
  • Riproduzione modelli di packaging. Momenti di discussione collettiva.
    ph. enrico geminiani
  • Riproduzione modelli di packaging. Momenti di discussione collettiva.
    ph. enrico geminiani



L'ergonomia ha caratterizzato il secondo ciclo di lezioni, tenute dal prof. Andreas Sicklinger. L'analisi del prodotto di design nel suo rapporto con l'utente finale ha guidato lo sviluppo dei prodotti, dimostrandosi determinante nella scelta degli strumenti d'uso quotidiano. Il rispetto dell'antropometria si è evoluto nella considerazione delle variabili dell'essere umano, nello studio della percezione sensoriale, nell'uso di colori e forme che generano empatia verso l'oggetto di design.
L'attenzione agli standard antropometrici e morfologici, legati alle forme dell'essere umano e degli oggetti d'uso comune, è stata verificata attraverso una seconda esercitazione pratica proposts agli studenti e finalizzata alla produzione di un contenitore in cartone da fruire all'interno del Expo 2015 di Milano. L'idea, inserita in un bando di Comieco, è quella di fornire ai visitatori un sistema eco-sostenibile per il trasporto di alimenti all'interno del percorso espositivo, per poi essere riutilizzata per contenere libri, magliette ed altri oggetti fino allo smaltimento come prodotto cellulosico. I contenitori hanno subito uno stress-test per verificarne la resistenza all'uso e la valutazione finale ha considerato la sostenibilità dell'intero life-cycle del prodotto. Oltre all'efficienza nell'utilizzo del materiale, è stata considerata l'aggiunta di componenti non cellulosici e la facilità con cui questi possono essere separati dal resto del contenitore prima dello smaltimento.

  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso.
    ph. enrico geminiani
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso.
    (ph. enrico geminiani)
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso.
    (ph. enrico geminiani)
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso.
    (ph. enrico geminiani)
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso.
    (ph. enrico geminiani)
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso
  • Un contenitore per l'Expo-Pack. Progetti degli studenti del corso



La terza e ultima esercitazione del corso è stata finalizzata allo studio, progetto e realizzazione di un sistema espositivo che caratterizzasse una ipotetica mostra dedicata proprio al "Paper Design", volta a raccontarne la storia ma anche ad esporre le esperienze stesse di progettazione degli studenti, partendo dai modelli realizzati per la prima esercitazione, i campioni matetici, i contenitori per l'expo-pack.
Scegliendo fra tre diverse tipologie di espositore — in forma di pannello, di espositore tridimensionale autoportante e di espositore da tavolo — agli studenti si è chiesto di realizzare fisicamente il prototipo in cartobe nonché di accompagnare il modello in scala reale con un book che illustrasse il processo metaprogettuale di mostra contestualizzandola negli spazi del piano terreno dello stesso Palazzo Tassoni Estense.
Il percorso si conclude così con la produzione di artefatti che quali "scrigni" porgano all'utente finale, fruitore dell'esposizione, l'oggetto di design, immaginando di ultimare il processo produttivo degli oggetti stessi attraverso una consegna "mediata" e illustrata al destinatsrio, edotto e sedotto al tempo stesso dal contesto della mostra, dal suo sistema di allestimento, dai supporti cartacei che accompagnano il visitatore alla scoperta del materiale e delle sue potenzialità.
Seguirà la pubblicazione di alcune schede dettagliate sui prodotti esito del Laboratorio dell'anno accademico 2010-2011

A cura di Luca Bellentani


torna su stampa
MD Material Design
Post-it
ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

-