Il numero di progetti recenti legati al vino che è possibile trovare su riviste e blog di design ha più cifre. Di sicuro due, più probabilmente tre. Il cervello di chiunque abbia avuto la possibilità di prenderne visione nell’arco di alcune giornate, necessiterà quindi di un certo lasso di tempo per riuscire a computare questa discreta quantità di dati.
Dopo una vita - brevissima o lunghissima che sia - vissuta alla scala dell’architettura, è possibile per chi lo desidera scegliere di morire alla scala del design.
Il tema dell’esalazione dell’anima dal corpo è quanto meno spinoso e la decisione su cosa fare delle spoglie di chi è mancato non è mai chiaro se vada presa nel rispetto di chi sopravvive al defunto, delle volontà del defunto stesso o delegata ai dettami di un credo spesso negletto cui ci si appella per disperazione o circostanza nel momento del trapasso.
Negli anni in cui la fiducia in un progredire che affranca da miserie e servitù tocca il suo apogeo, l’immagine degli spazi per il commercio al dettaglio registra puntualmente il clima di ottimismo nel radioso futuro che lo sviluppo tecnologico ed industriale prospettavano e che un deciso miglioramento delle condizioni materiali di vita pareva inverare.
Il progetto di spazi per la vendita al dettaglio si offre a molteplici, ed in alcuni casi controverse, considerazioni. È opinione diffusa, e almeno in parte condivisibile, che nel periodo “aureo” della modernità “maestri” ed architetti “di fama” gli abbiano dedicato scarsa attenzione e che, più in generale, non vi siano state molte manifestazioni di reciproco interesse fra cultura architettonica e committenza di spazi commerciali.
Giunge al terzo e ultimo appuntamento la collaborazione tra il Laboratorio di ricerca Material Design del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e il gruppo dei brand Cappellini, Cassina e Poltrona Frau.
L’evento – tenutosi lo scorso 27 novembre – ha visto l’inaugurazione della mostra “DNA” su progetto di Noé Duchaufour-Lawrance e la seguente conferenza sul tema dei prodotti-icona, illustrata dall’arch. Marco Romanelli – curatore della pubblicazione “Icone Poltrona Frau”.
Dopo il primo incontro che ha visto come ospite Giulio Cappellini, prosegue con successo il mese del design ferrarese – con eventi organizzati dal Dipartimento di Architettura dell’Università e il gruppo dei brand Cappellini, Cassina e Poltrona Frau.
L’avvio del Mese del design – dall’11 al 30 novembre 2014 –, nato dalla collaborazione tra il Laboratorio di ricerca Material Design del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e il gruppo dei rinominati brand Cappellini, Cassina e Poltrona Frau, ha visto come primo ospite una figura di spicco nel panorama del design contemporaneo. Giulio Cappellini, imprenditore e designer, si racconta al pubblico presente a Palazzo Tassoni Estense, attraverso un racconto caleidoscopico di incontri, sogni e idee, progetti e realizzazioni.
Voi uscireste di casa senza scarpe? Ho un’ amica che, non appena ha preso possesso della nuova casa, ha esclamato: “Non voglio tende! Deve rimanere tutto libero!”.