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Ergonomia e Creatività

22 Marzo 2010



Ergonomia e Creatività – Utente e Non Intentional Design
Giulia Testore
Maggioli Editore, Santarcangelo in Romagna, 2009
ISBN 978-88-387-4409-2
195 pagine, ill.,
prezzo: 25,00 €
testo in italiano

Esistono ancora problemi di design irrisolti? È possibile migliorare le proprie condizioni di vita attraverso un approccio ergonomico? Come affrontiamo quotidianamente le difficoltà nel relazionarci con gli oggetti che ci circondano? A queste e a tante altre domande cerca di rispondere questo volume con numerosi esempi e immagini basati sull'osservazione della vita di tutti i giorni.  Le persone possono modificare anche le cose più banali attraverso un'applicazione creativa: un insieme di soluzioni che vanno a delineare il fenomeno del Non Intentional Design (NID). Questo fenomeno, da poco descritto da due studiosi tedeschi, viene affrontato sotto l’aspetto dell’ergonomia in quanto è l’utente finale stesso nel mirino della ricerca: il suo spontaneo intervento aggiorna e rinfresca l’oggetto altrimenti destinati alla dimissioni, dandoli nuovo significato e funzione. Una alternativa, anche se limitata, al puro re cycling: una bottiglia diventa vaso, un giornale diventa cappello per il pittore.
L’idea, basandosi sull’ipotesi descritto nel saggio introduttivo di una creatività innata in tutti noi, è di “individuare e sfruttare” questo lato poco esplorato della capacità dell’utente finale di far rinascere secondo le sue esigenze personali un oggetto. Diventa per così dire, l’artigiano che produce un oggetto dedicato ad un preciso scopo. La domanda che si pone così è, se fosse possibile sfruttare questi lati nascosti dei prodotti già durante il processo progettuale e prevedere dal primo momento funzioni collaterali che permettono un uso anche oltre il destino originale del prodotto stesso.

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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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