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DOMUS 2011
Premio Internazionale Restauro e Conservazione Fassa Bortolo Seconda Edizione

28 Marzo 2012

Contrassegnata dalla partecipazione di oltre cento iscritti provenienti da diversi paesi, non solo europei, la seconda edizione del Premio internazionale “Domus restauro e  conservazione” Fassa Bortolo si qualifica per il carattere fortemente sovranazionale degli esiti che hanno visto distinguersi, dopo un’attenta valutazione degli elaborati presentati, numerosi concorrenti internazionali. La Commissione, infatti, ha giudicato all’unanimità segnalando i diversi lavori in base alla loro specifica qualità e rispondenza ai criteri del Bando: «restauri architettonici che abbiano saputo interpretare in modo consapevole i principi conservativi [...] anche ricorrendo a forme espressive contemporanee». Tali criteri sono stati interpretati e declinati in modo differente da ciascun concorrente con soluzioni, sempre d’interesse e coerenti con la preesistenza, informate ad un approccio alle volte più propriamente conservativo ed altre volte più innovativo, con le necessarie e spesso imprescindibili aperture agli apporti dell’architettura del nostro tempo.
Analogamente, tra i progetti elaborati come Tesi di Laurea sono stati favorevolmente valutati quei concorrenti che hanno saputo distinguersi per aver coniugato consapevolmente i principi della disciplina alle diverse scale, dal singolo monumento agli aggregati urbani fino a temi propri del restauro del verde.

La Giuria

 

SEZIONE OPERE REALIZZATE


Medaglia d’Oro / Gold Medal



Progetto e intervento di restauro della Torre Bofilla a Bétera (Valencia), Spagna.
Mileto & Vegas Arquitectos (Camilla Mileto e Fernando Vegas), Valencia, Spagna.
Impresa esecutrice: UTE Freyssinet y Blauverd Construcción de Hábitats, Madrid (Spagna).

Il progetto interessa un monumento di particolare interesse per la comunità, per la storia della Spagna musulmana e per la grande difficoltà operativa trattandosi di un manufatto realizzato in terra cruda.
L’intervento si fonda sulla consapevole accettazione del degrado raggiunto nel tempo dalla materia costitutiva della torre, contrariamente a più diffuse e corrive tendenze verso il ripristino. La consunzione del pisé diviene elemento di valorizzazione del significato storico e artistico della torre.
Con esemplare rigore metodologico viene condotta l’analisi del processo costruttivo e delle finiture ancora presenti. Molto apprezzabile è la misura con cui si è intervenuti sia per arginare il degrado materico e sia per introdurre le strutture necessarie alla fruizione della torre.

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Medaglia d’Argento ex-aequo


La conservazione del complesso del Nagaur Fort, (Rajasthan), India.
Minakshi Jain Architect, Ahmedabad, India.
Coordinamento Restauri: Mehrangarh Museum Trust.

L’intervento si segnala per il grande impegno culturale finalizzato alla conservazione di un complesso di straordinaria importanza storica e architettonica, oltre che di vastissime dimensioni. Di notevole interesse si rivelano gli sforzi per la conservazione del testo architettonico nella sua caducità temporale e quelli relativi all’inserimento di attività ricettive in grado di contrastare il rischio di ruderizzazione dell’intero complesso. Molto apprezzabile risulta l’attenzione verso il recupero della suggestione del luogo con il reinserimento e la riattivazione di specchi d’acqua.

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Medaglia d’Argento ex-aequo



Interventi di restauro e musealizzazione nella basilica di Santo Stefano Rotondo a Roma.
Riccardo D’Aquino, Mauro Olevano, Francesco Nardi architetti associati, Roma.
Progetto illuminotecnico: Carolina de Camillis e Riccardo Fibbi
Impresa esecutrice: ICIET engineering s.r.l.

Nell’intervento si riconosce una progettazione condotta con grande sensibilità, adesione al dato storico, volontà di favorire la ‘lettura’ del monumento e le suggestioni provenienti dai pochi frammenti antichi superstiti, attenzione a restituire allo spazio interno una piena fruibilità come edificio ecclesiastico vivo e non solo come  ‘museo di se stesso’. Gli interventi presentati hanno riguardato soprattutto il pavimento, il sistema d’illuminazione interno, la copertura degli ambienti ipogei ed il contenimento dell’umidità.
Rispettosa ed elegante nella sua creatività si dimostra la definizione dei corpi illuminanti e, diversamente, l’integrazione pavimentale della Cappella di Santo Stefano.

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Medaglia d’Argento ex-aequo



Gamla riksarkivet | Il vecchio Archivio Nazionale a Stoccolma, Svezia.
AIX Arkitekter AB, Stoccolma (Svezia).
Impresa esecutrice: WSP Byggprojektering, Anders Vestlund, Stockholm-Globen, Svezia.

Il progetto si configura come un’esperienza di particolare interesse volta alla conservazione di un edificio della fine dell’Ottocento utilizzato come Archivio Nazionale, caratterizzato dalla presenza dell’originale dotazione impiantistica fortemente innovativa per l’epoca. Radiatori a colonna, montacarichi, scivoli per i libri sono stati conservati, assicurandone il funzionamento, mantenendoli nel contesto originale recuperato sia a livello cromatico che di finiture.
La moderna fruibilità dell’edificio è stata assicurata con soluzioni di minimo impatto che ne hanno garantito gli aspetti di sicurezza, soddisfacendo le esigenze connesse alla nuova destinazione d’uso.

 

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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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