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Cupole per Abitare. Un omaggio a Fabrizio Carola

16 Marzo 2013

 

Questo volume restituisce in forma di ‘appunti di cantiere’ l’incubazione di un’idea: sperimentare nuove forme di didattica del progetto all’interno di ‘condizioni reali’, portare la didattica dall’aula al cantiere, offrire agli studenti la possibilità di confrontarsi con condizioni operative ‘reali’: un luogo, una funzione, un budget, una tecnica costruttiva, un materiale, un committente.

il Cantiere didattico sperimentale Dome ripropone un modello formativo già percorso con risultati apprezzabili sul piano disciplinare da figure esemplari della cultura tecnologia del progetto (Edoardo Vittoria, Pierluigi Spadolini, Marco Zanuso). Dome aspira a collocarsi nella scia di quella tradizione, in un momento storico in cui superare la distanza tra formazione e professione costituisce una stringente necessità.

Per rispondere a questa necessità, prima ancora che a un bisogno personale di confrontarmi costantemente con il ‘come’, ho ‘costruito’ un percorso didattico in cui gli studenti del Laboratorio di Progetto II della Facoltà di Architettura di Catania e le maestranze della Scuola Edile di Siracusa hanno lavorato fianco a fianco e realizzato in scala 1:1 un sistema abitativo low-tech.

Archi, volte e cupole in laterizio sono gli elementi del lessico costruttivo con cui gli allievi hanno sperimenta­to le potenzialità d’uso innovativo di materiali e tecnologie tipiche della tradizione mediterranea, senza rinchiudersi entro schemi figurativi consolidati, ma aprendosi a nuove ed innovative sperimentazioni, sia sul piano delle procedure di elaborazione parametrica del progetto adottate sia sul piano della gestione del cantiere e delle risorse disponibili. La tecnica costruttiva cui abbiamo fatto ricorso si fonda sull’impiego del ‘compasso’, uno strumento ed un metodo che l’architetto Fabrizio Caròla impiega da oltre trent’anni in Africa.

Un principio generativo che abbiamo ereditato e fatto evolvere sul piano dei risultati figurativi, della ottimizzazione della performance ambientale del sistema e di condizioni d’uso più aderente alla contemporaneità.

Questo cantiere è anche un omaggio a Fabri­zio Carola, “all’uomo della pietra” come lo chiamano i Dogon del Mali, l’uomo che ci ha mostrato col suo esempio la possibilità di ritrovare un più equilibrato rapporto tra architettura e luogo. 

 

Luigi Alini



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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

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Alfonso Acocella
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