Le forme umane di produzione può dirsi spesso evolvano secondo uno schema rappresentabile in forma di albero. Alcuni rami, nello svolgersi del tempo, si rafforzano diventando fondamento di altri che su di essi si innestano germogliando sviluppi autonomi e coesistenti ai primi.
Mercoledì 11 giugno presso Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura, è tenuta l'attesa proclamazione dei vincitori del Concorso "Un Logo per IBO Italia – Il segno della cooperazione e del volontariato internazionale made in FE”. Chiusosi il concorso, premiati i vincitori, inizia ora la vera strada verso il nuovo logo, partendo dalle idee dei ragazzi.
Il contenuto delle produzioni editoriali indipendenti impegnate nell’ambito dei temi di grafica, fotografia, illustrazione e architettura, non è mai libero dalla forma con la quale è presentato. Il grafico-illustratore, assegnando un forte contributo configurativo ai contenuti, assurge alla dignità di autore e imprime significativamente e visibilmente il segno identitario al prodotto.
Pubblicare un libro è un processo che può svolgersi seguendo prassi ideative e produttive non univoche.
Il libro stampato ha rappresentato il “monumento culturale” della società moderna; strumento di elevazione della civiltà contemporanea in funzione dei suoi contenuti informativi (e formativi) trasmessi progressivamente a sempre più ampie fasce sociali di individui.
Nell'intersezione tra astrattezza dei prodotti della mente e fisicità della materia, tra dimensione virtuale del tempo – sospeso fra passato, presente e futuro – e segni tangibili dell’uomo quali tracce di memoria, s’inscrive il progetto in self-publishing Micropress concepito dai membri del network di Lab MD nel ruolo di makers, di “nuovi artigiani” della conoscenza che coniugano idee, progetti, passione per la sperimentazione e apertura verso le filiere dell’auto-produzione materiale e immateriale in avvio del terzo millennio
Il modello universitario ottocentesco di matrice tedesca – che ha coniugato, per quasi un secolo e mezzo, ricerca e didattica nel nome e negli interessi degli Stati nazionali con il compito di formare le élite – è stato travolto nell'ultimi cinquant'anni da fattori strutturali diversi ma sinergicamente erosivi, fra cui è possibile evidenziare:
– la diffusione dell'Università di massa;
– la moltiplicazione dei luoghi di produzione della conoscenza;
– il superamento degli Stati nazionali a favore di spazi economici e culturali sovranazionali;
– lo sviluppo globale della Rete che ha innovato, insieme a tanti settori dell'economia, i modi tradizionali di produzione e trasmissione del sapere.
«L’idea di comunicazione è profondamente ambigua, oscilla fra lo scambio di informazione e l’azione simbolica sull’altro, fra il dialogo e la manipolazione, fra la riconferma di valori condivisi e la seduzione […] In ogni caso la comunicazione è un fare problematico, che lascia difficilmente spazio alla parità e alla reciprocità degli uomini e si presta sempre almeno al sospetto dell’autoritarismo e della manipolazione».
Ugo Volli, Introduzione a Il libro della comunicazione, 1994.