Chi è esperto per definire i requisiti dell’UCD di un prodotto?
19 Aprile 2010
La domanda posta come titolo, è ambigua, mi rendo conto. Ma nasce dall’osservazione, che in collaborazione con aziende produttrici di vari prodotti, questa domanda sorge implicitamente nel momento in cui viene espresso il desiderio di collaborare con un team di esperti, in primis “l’università”.
Spesso viene individuato a priori un corpus di persone “esperte” in quanto lavorano in un determinato ambito. Voglio fare un esempio: per sviluppare innovazione sulla poltrona da dentista vengono chiamati i ricercatori della facoltà di medicina, in particolare coloro che lavorano nell’ambito della odontoiatria. L’appunto da fare sarebbe il seguente: se devo innovare un banco cassa e definire l’ergonomia di tale arredo, chiederò alla cassiera come vuole impostare il suo posto di lavoro. O ancora più “spinto”: al momento dell’acquisto della propria auto, il venditore vi chiede di indicare dove desidera avere lo sterzo e i comandi?
Emerge che l’utilizzatore è sì esperto in quanto ha esperienza nel uso di determinate attrezzature e va di conseguenza coinvolto dal primo momento nello sviluppo di un nuovo prodotto. Ma non può essere l’unico, e soprattutto la sua opinione costituisce un punto di vista spesso parziale, che deve essere interpretato adeguatamente.
La questione quindi di chi è esperto nella definizione dei requisiti di un prodotto, si va complicando. E di fatti, solo nella individuazione corretta dei bisogni dell’utente, la salute psico-fisiologica dell’utente, la facilità di uso, ma anche altri elementi come la definizione del posizionamento del prodotto sul mercato possono dare risposta a questa domanda.
Chi è esperto dei requisiti UCD si può quindi solo rispondere con “la necessità di individuare la corretta configurazione di un team di persone” che rappresenta una moltitudine di conoscenze ed esperienze. E in molti casi, il product designer e product manager, dovrà prendere l’iniziativa a costituire e gestire una moltitudine di esperti come figura che lega il mondo di commercializzazione e il mondo scientifico che tutela il benessere dell’utente. Questa necessità è un’opportunità per collaborazioni con il mondo “Università”, nel vero senso di un
corpus universitatis comprendente una moltitudine di conoscenze. In questo caso si è già avanti nell’esplicitare il metodo sulla ricerca e trovare innovazione del prodotto.
Andreas Sicklinger
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