Post-it

Architetture al plurale. Costruire in legno oggi: esperienze europee

20 Giugno 2011


Organizzato all'interno di XfafX festival - To design today, il ricco programma di celebrazioni del Ventennale di fondazione della Facoltà di Architettura di Ferrara, curato da promo_legno (associazione per la promozione della cultura del legno), e realizzato grazie al sostegno dei Sostenitori generali di XfafX e con il patrocinio degli Ordini degli Architetti della Provincia di Ferrara e dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ferrara, il convegno “Architetture al plurale” si è svolto lo scorso 13 maggio all’interno della prestigiosa cornice di Palazzo Tassoni Estense.
Oltre al convegno, l’evento ha previsto, in parallelo, l’allestimento di una galleria tecnica in cui le più importanti aziende partner di promo_legno hanno reso possibile il confronto diretto tra i partecipanti ed il settore produttivo, per un momento di approfondimento tecnico dei sistemi costruttivi in legno e delle tecnologie ad esso collegate.

Durante i saluti di benvenuto il prof. Graziano Trippa, Preside della Facoltà di Architettura di Ferrara, ha sottolineato l’importanza culturale e istituzionale del Ventennale che, a partire da questo primo evento, aprirà le porte della Facoltà di Architettura di Ferrara ad un vero e proprio “parterre des rois”. Il prof. Acocella, Responsabile scientifico XfafX, ha posato l’accento sull’importanza delle celebrazioni quale proiezione dell’oggi verso il futuro, per rappresentare in forma aggiornata l’immagine istituzionale dell’Università e per rinnovare la competitività della professione; riflessione approfondita anche dai Presidenti degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia di Ferrara, rappresentati nell’occasione dall’arch. Gianni Pirani. È stato inoltre evidenziato dalla dott.ssa Francesca Carlet, segretario generale di promo_legno, il rapporto tra il tema del legno e le Università, relazione da rafforzare per l’attualità della tematica, ritornata protagonista del dibattito della cultura tecnologica soprattutto a seguito del terremoto che ha colpito L’Aquila.

  • Intervento di Graziano Trippa, preside della Facoltà di Architettura di Ferrara.
    (ph. enrico geminiani)
  • Prof. Arch. Hermann Kaufmann.
    (ph. enrico geminiani)
  • Prof. Arch. Pietromaria Davoli.
    (ph. paola boarin)
  • Arch. Matija Bevk.
    (ph. enrico geminiani)
  • Arch. Walter Angonese.
    ph. enrico geminiani
  • Momenti di confronto tecnico con le aziende espositrici.
    (ph. enrico geminiani)
  • Momenti di confronto tecnico con le aziende espositrici.
    (ph. enrico geminiani)

L’intervento “Architetture compatibili” di Alberto Alessi, direttore della rivista materialegno, ha fornito le chiavi di lettura per l’approfondimento del legame che unisce il legno e l’architettura: questo straordinario materiale è infatti in grado di mantenere una forte identità, sebbene già dai tempi antichi esso venga declinato per soddisfare le risposte architettoniche alle differenti istanze climatiche, ai diversi contesti, alle molteplici culture, presentandosi come un materiale senza tempo e che ha segnato profondamente il pensiero tecnologico.
Una finestra di approfondimento dal titolo “Punto, linea o superficie? Dai sistemi a telaio alle pareti massicce in XLAM” è stata proposta del prof. Andrea Bernasconi della Scuola di Ingegneria di Yverdon (CH). L’evoluzione tecnologica dei sistemi lignei consente oggi particolare libertà costruttiva e molteplici espressioni architettoniche; le opportunità offerte dalle differenti configurazioni strutturali (il punto e la linea che descrivono i sistemi a telaio e la superficie che rappresenta le tecnologie a pannelli) si concretizzano in un’architettura affidabile, di qualità e profondamente controllabile nei tempi e nelle modalità di esecuzione, punti di forza che hanno consentito l’ampia diffusione delle costruzioni in legno. “Wood works” è il titolo del contributo di Hermann Kaufmann, architetto fondatore dello studio Hermann Kaufmann Architekten di Schwarzach (A) e professore presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Monaco. Negli esempi proposti il legno è profondamente legato al progetto, non solo perché costituisce l’anima degli edifici, ma perché esso diventa dettaglio e, al tempo stesso, immagine esterna, definendo le logiche dell’attuale e futura flessibilità. Il tema della sostenibilità entra nel cuore della progettazione: le realizzazioni in legno di Kaufmann sono in grado di soddisfare le più elevate istanze energetiche, trasformandole in risposte architettoniche che trasmettono una matura esperienza di questo materiale radicato nella tradizione costruttiva austriaca e che viene reso ora attraverso nuove valenze architettoniche.

  • Johannes and Hermann Kaufmann, complesso di edilizia residenziale sociale di 250 alloggi realizzato all’interno del “Programma per la Protezione Climatica della Città di Vienna”. Vienna, 2006.
  • Le facciate dei fabbricati presentano un rivestimento esterno in doghe non trattate, espressione della struttura in legno che caratterizza il concept progettuale.
  • Hermann Kaufmann, rifugio alpino a 2.400 s.l.m., Ginzling, 2007. Il progetto prevede un primo edificio ad uso estivo, parzialmente a sbalzo sulla vallata, e un secondo destinato a ospitare gli escursionisti in inverno.
  • L’edificio principale, caratterizzato da semplicità morfologica e tecnologie low-tech, è stato realizzato in 3 giorni attraverso 350 elementi prefabbricati in legno trasportati in loco con l’ausilio di un elicottero.
  • Hermann Kaufmann, sede amministrativa della Mayr Melnhof-Kaufmann, St. Georgen im Attergau, 2008. Si tratta di una costruzione economica e flessibile, realizzata con il legno di produzione aziendale.
  • Bevk Perovic Arhitekti, edifici di edilizia residenziale sociale, Lubiana, 2005. Gli alloggi si aprono al contesto protendendosi verso il paesaggio circostante attraverso profondi balconi.
  • Bevk Perovic Arhitekti, House SB, Lubiana, 2004. Il rapporto con la natura e con gli alberi adiacenti si traduce in un linguaggio materico dalla forte componente lignea superficiale.
  • Alla semplicità e linearità dell’infisso si unisce la scelta del legno come materiale per la realizzazione del telaio, usato per incorniciare il paesaggio e per enfatizzare il prospetto.
  • Bevk Perovic Arhitekti, House R, Bohinj, 2008. Il riferimento culturale del progetto è fortemente legato alla tradizione costruttiva locale, sia nella morfologia, sia nella scelta dei materiali.
  • Il è linguaggio architettonico che definisce le modalità di dialogo tra interno ed esterno, attraverso trame che costituiscono la rilettura in chiave contemporanea degli elementi appartenenti alla tradizione
  • Walter Angonese, sottopassaggio Carezza, Nova Levante, 2009. Il centro servizi prevede la costruzione di una rampa sotterranea di 42 m, per il raggiungimento di una piattaforma panoramica sul lago.
  • Laddove non sono stati utilizzati rivestimenti in legno, la presenza di questo materiale si manifesta sotto forma di tessitura materica superficiale sulle pareti in cemento.
  • Walter Angonese, punto vendita della Cantina Manincor, Calterno, 2004. Il piccolo fabbricato in cemento e legno si trova nelle immediate vicinanze della cantina ipogea, al limite del vigneto.
  • La scansione dei montanti esterni verticali della chiusura in legno richiama i filari delle vigne.

Il prof. Pietromaria Davoli della Facoltà di Architettura di Ferrara ha introdotto le “Esperienze formative nel campo dei sistemi costruttivi in legno” attualmente presenti nella filiera della didattica ferrarese. Da 15 anni infatti il tema dei sistemi costruttivi a matrice lignea viene approfondito all’interno del Laboratorio di Costruzione dell’Architettura 1 (Docenti: prof. Graziano Trippa, prof. Pietromaria Davoli, prof. Theo Zaffagnini) dove, durante primo semestre del secondo anno del corso di studi, gli studenti, affrontano un'esperienza di progettazione attinente una costruzione nella sua interezza e globalità e nelle sue singole parti costitutive. Il progetto, approfondito nell'insieme degli aspetti formali, funzionali e tecnologici fino al dettaglio esecutivo, riguarda un edificio ad elevata sostenibilità ambientale la cui destinazione d’uso varia di anno in anno: dall’edificio residenziale, al museo, al ciclo-ostello, al centro ricreativo, solo per citare alcuni esempi. La progettazione in aula si accompagna ad un’esperienza applicativo-costruttiva fuori sede (scuola edile) e a un concorso di architettura riservato agli studenti del corso, organizzato con il sostegno di aziende leader nel settore dei sistemi in legno. Il concorso è completato dall’allestimento all’interno dei locali della Facoltà di Architettura di una mostra con l’esposizione dei progetti degli studenti vincitori e segnalati dalla giuria (vedasi prossimo post-it).
“All we find are conditions” afferma Matija Bevk di Bevk Perovic Arhitekti, Lubiana (SLO), nel suo contributo dal titolo “Some projects”, riferendosi al contesto progettuale con il quale deve confrontarsi l’architetto. I suoi edifici sorgono in Slovenia, paese ricco di vegetazione caratterizzato da una preponderante affermazione del verde e dei boschi rispetto al territorio antropizzato, aspetto che influenza profondamente il suo fare architettura; gli esempi proposti sono infatti il risultato della commistione tra condizioni, idea e materiali (“conditions/concept/material”) e sono proprio la forma e i materiali a rendere possibile il legame tra l’edificio e l’intorno, ovvero le condizioni. Al legno spetta il compito di definire il profilo degli elementi fondamentali, dal corpo principale di un fabbricato all’infisso, al quale è attribuito un ruolo particolare: esso evidenzia una cornice o un davanzale per rendere protagonista del prospetto la vetrata, non limitandola a “semplice” apertura verso il paesaggio. La cura del dettaglio, nell’uso dei colori e delle forme del legno conferisce al progetto un linguaggio originale.
L’intervento di Walter Angonese di Caldaro si è articolato a partire dalle pluralità semantiche del legno quale materiale da costruzione: esso parla attraverso le proprie essenze, le complessità morfologiche che raggiunge e le strutture che da esso si possono ottenere. L’”ambiguità” del legno permette di esprimere una pluralità di emozioni, date dalle numerose essenze, che l’architetto utilizza nei i diversi livelli di comunicazione e che gli consentono di trasformarlo in un ricco materiale per i rivestimenti esterni e interni. Le architetture di Angonese non sono costruite esclusivamente attraverso strutture lignee, ma a questo materiale è lasciato il ruolo di espressione esterna e interfaccia con l’utente: in particolare, è negli interni che l’architetto gioca maggiormente con le essenze, alternando e mescolando i colori e le trame per realizzare arredi, elementi di protezione dal sole, rivestimenti di facciata. Attraverso lo studio dell’espressione materica del legno gli edifici si integrano nell’ambiente naturale, mantenendo al tempo stesso il linguaggio e le forme delle architetture contemporanee.

Paola Boarin

Sostenitore del convegno “Architetture al plurale”: promo_legno

Aziende espositrici partner promo_legno:
-    Celenit SpA, Onara di Tombolo PD
-    Damiani - Holz & ko SpA, Bressanone BZ
-    Haas-Hoco Italia Srl, Ora BZ
-    Holzbau SpA, Bressanone BZ
-    Hundegger SE Srl, Egna BZ
-    Iavarone Industria Legnami SpA, Napoli NA
-    Rasom Wood Technology Srl, Pozza di Fassa TN
-    Riwega Srl, Egna BZ
-    Service Legno Srl, Spresiano TV / Valfabbrica PG
-    Sistem Costruzioni Srl, Solignano di Castelvetro MO
-    Wood Beton SpA, Iseo BS

Altre aziende espositrici:
-    Arch Legno SpA, Ascoli Piceno AP
-    Bellotti SpA, Cermenate CO
-    Canducci Holzservice Srl, Pesaro PU  
-    Habitat Legno SpA, Edolo BS
-    Holz Albertani SpA, Edolo BS
-    H2 Srl – Sudtirolhaus, Nova Ponente PZ
-    Martini Legnami Srl, Bagnocavallo RA
-    Moretti Interholz SpA, Erbusco BS
-    Rotho Blaas Srl, Cortaccia BZ


torna su stampa
MD Material Design
Post-it
ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

-