“Antonio Citterio”
Luigi Prestinenza Puglisi
Edilstampa, Roma 2005
167 pagine, illustrazioni a colori
prezzo: 22,00 €
testo in italiano
In questo efficace testo, corredato di un ricco apparato grafico e inconografico che illustra approfonditamente l’opera di Antonio Citterio nell’arco di oltre un trentennio di attività, l’autore, il critico d’architettura e professore Luigi Prestinenza Puglisi, coglie bene lo spirito di un professionista difficilmente etichettabile nella “gabbia” di una definizione stilistica.
Ripercorrendone l’attività in ambito sia di design che di architettura, con grande chiarezza e lucidità Prestinenza Pugliesi rintraccia, nella vastità dei lavori realizzati e nella multiformità espressiva dell’opera di Citterio, alcuni “assiomi” tesi a chiarirne sinteticamente, ma compiutamente, l’approccio progettuale: la vocazione a un concreto pragmatismo, mirato a “risolvere” i problemi più che a “rappresentarli”; l’assoluta predilezione per la semplicità, che rasenta il minimalismo senza mai trascendere i confini del confort; il rifiuto, di loosiana memoria, nei confronti di qualsiasi apparato decorativo; la ricerca di una sempre consapevole contestualizzazione dell’opera nel contesto, senza tuttavia scadere mai in un acritico “mimetismo”; la necessità di perseguire un solido equilibrio tra pieni e vuoti, che rifugge dagli stereotipi sia della “glass house” che del “bunker” per delineare invece un approccio più misurato e personale.
Il testo presenta per fasi cronologiche le principali opere dello studio: dalle prime importanti esperienze degli anni ottanta con grandi committenze illuminate (Busnelli della B&B, Tompkins della Esprit e Fehlbaum della Vitra); alla formulazione negli anni novanta di una sensibilità “high touch” che consacra il pensiero di Citterio a un principio di “umanizzazione” della tecnologia (nel design, la sedia “Visavis” per Vitra, le cassettiere “Mobil” per Kartell,…; in architettura, la fabbrica Vitra a Neuenburg; la fabbrica per Antonio Fusco a Corsico,…); al consolidamento negli anni 2000 della “filosofia” dello studio, impegnato sempre più in un’ intensa attività in campo architettonico (Studio Citterio di via Cerva a Milano, sede della Edel Music AG ad Amburgo, uffici in Neuer Wall ad Amburgo, fabbrica Aspesi a Legnano, ampliamento fabbrica Enzo degli Angiuoni a Garbagnate Monastero, centro di ricerca e sviluppo B&B a Novedrate, le numerose case private,…).
In questo testo, inserito nella collana che si colloca all’interno delle iniziative promosse da “L’Industria delle Costruzioni”, rivista tecnica dell’ANCE, con linguaggio fluido e diretto l’autore rivolge a un vasto pubblico di lettori, curiosi e appassionati del dibattito architettonico contemporaneo, una chiara interpretazione dell’opera di Citterio, insieme “calvinista ed estetizzate” - con le parole dell’autore - come secondo la migliore tradizione milanese, che senza mai “alzare troppo la voce” ma con grande carisma ha dato vita a un percorso progettuale tra i più raffinati del panorama italiano e internazionale.
Chiara Testoni