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Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato

12 Luglio 2010

 

“Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato”
Anty Pansera
Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, Mi 2008
287 pagine, illustrazioni a colori, testi in italiano ed inglese

Antonia Campi (Sondrio, 1921), detta Neto come suggerisce affettuosamente l’autrice Anty Pansera, sua profonda conoscitrice sia sotto il profilo umano che professionale, è una straordinaria figura di intellettuale che attraversa da indiscussa protagonista la storia di oltre mezzo secolo del design italiano e internazionale.
Dai banchi dell’Accademia di Brera alle prime esperienze artistiche, prima nel suo piccolo atelier a Varese, poi a partire dagli anni ’40 presso la SCI di Laveno - con la quale da’ inizio in quegli stessi anni a uno storico sodalizio - la Campi persegue nel suo lavoro la volontà di coniugare estetica del prodotto con una spinta coscienza etica, di fare coesistere creatività e ricerca progettuale con processi produttivi industrializzati.
La terra - la ceramica (terraglia, porcellana) - è da sempre il suo più “grande amore”: introducendo nella produzione ceramica il tema della plasticità ed estendendo la sua ricerca compositiva alla creazione di oggetti d’uso quotidiano, la Campi ha realizzato pezzi che ormai appartengono alla storia del design.
Il solido testo ripercorre le principali tappe professionali dell’artista - chiaramente di formazione “scultrice” - illustrandone per “macro fasi” le caratteristiche più significative: gli anni ‘40/’50, quando crea la corrente estetica dalle terraglie free form ispirate all’anatomia del corpo umano e alla natura, all’insegna del fitomorfismo (vasi, portaombrelli, candelabri, gadgets,…); la fine degli anni ’50, quando avvia una sempre più stretta collaborazione con importanti aziende del settore ceramico (SCI, Richard – Ginori, Pozzi – Ginori),  arrivando nell’arco di un ventennio a progettarne tutta la produzione, dall’ ”ambiente bagno”, ai servizi da tavola, alle piastrelle; gli anni ’70, quando dirige il Centro Design Pozzi Ginori, continuando la sua ricerca sulle piastrelle e i sanitari; gli anni ’80 e ‘90 quando, “in pensione”, riprende a lavorare “per sé” nel suo atelier milanese, esplorando ulteriori percorsi espressivi nel campo del design, dai sanitari ai complementi, dalle “micro” porcellane ai “grandi” elementi in materiale refrattario (polivasi da giardino,…), dai divertissements in vetro (bicchieri di vodka), acciaio e plastica (“forchetta per spaghetti”) al ritorno alla ceramica con la produzione di gioielli e piatti in refrattario (still - leben) negli anni 2000.

  • Ampolla, 1953-‘54
  • Portaombrelli, 1954
  • Ipsilon, serie di sanitari per SCI (Richard – Ginori), 1969-‘70
  • Polivaso da giardino, 1997
  • Still-leben, 1998



Antonia Campi è una personalità poliedrica non ascrivibile sotto un’unica definizione. Progettista, scultrice, disegnatrice, artista, art director: una congerie di stimoli e interessi culturali tra loro strettamente interconnessi a cui si deve una creatività sempre emozionante ed attuale e in cui convivono equilibratamente poesia e razionalità.
Il testo è un efficace ed esaustivo compendio della sua opera, in cui a un apparato testuale chiaro e puntuale - con traduzione a lato in inglese - si affianca un altrettanto esplicativo contributo iconografico, corredato di ampie note descrittive, specifiche tecniche ed indicazioni esegetiche.

Chiara Testoni


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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
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