MD Journal, con il suo secondo numero, si è posto l’obiettivo di esplorare le aree disciplinari del design in cui la componente della connettività tra dati, attività, strumenti, oggetti, spazi, individui, sta promuovendo una profonda trasformazione, ampliando le modalità, i processi e gli ambiti progettuali in cui i designer operano.
Con milioni di dispositivi quotidianamente connessi online il cambiamento avviene in differenti livelli e campi progettuali: nel design del prodotto e dei servizi, come nella comunicazione, nell’architettura, nei materiali intelligenti, nelle reti di dati.
Per comprendere la natura di questa trasformazione e provare a definire le nuove tendenze dell’ecosistema ibrido che caratterizza la condizione contemporanea, si è adottato come chiave di lettura il concetto di sinapsi, in cui tutto risulta essere potenzialmente connesso e interattivo.
In analogia con le sinapsi, che permettono la continuità dello stimolo nervoso, emergono oggi ricerche, progetti e sperimentazioni che lavorano su nuove forme di comunicazione e di interazione in un contesto tecnologico di scambio tra analogico e digitale, aprendo scenari in cui la componente connettiva rappresenta un rilevante contributo oltre che nei processi materiali e tecnici, nelle componenti relazionali umane e sociali.
Un aspetto non investigato del tema della connettività è il concetto di velocità o meglio di rapidità, in un contesto in cui le trasformazioni sono dettate da una percezione di annullamento del fattore tempo, non più rispetto allo spazio, ma al software e dalla capacità di calcolo e di interconnessione dei sistemi digitali. La dinamica dell’istantaneità della comunicazione digitale apre a delle riflessioni sul tema della connettività. Se possiamo considerare ormai un assunto l’affermazione che la modernità liquida ha portato alla creazione di non luoghi è plausibile rilevare che il rischio di una evidente “non comunicazione”, (data dalla persistente connessione non solo tra le persone, ma anche tra le cose e i sistemi), possa rappresentare un aspetto critico in questo momento di trasformazione.
Mentre in passato la connettività si riferiva prevalentemente all’artefatto o macchina capace di interagire con l’uomo, oggi, grazie alla crescente miniaturizzazione delle tecnologie di trasmissione dei dati, essa si identifica con l’Internet of Things (IoT), che sempre di più influenza le esperienze progettuali inerenti i mezzi di trasporto, i sensori, i sistemi per comunicare e per vivere, i dispositivi portatili e persino le persone. Il crescente sviluppo di questo ambito del design deriva da una consolidata area di progetto chiamata Machine to Machine (m2m), che abilita operativamente la connessione tra cose.
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