Si svolgerà a Roma presso la Casa dell’Architettura la prima edizione del Convegno dal titolo: “MATERIA COLORE LUCE”, organizzato da Paolo Zanetti di UniPubblicità &Marketing con Marcello Balzani, direttore editoriale della Maggioli e docente presso la Facoltà di Architettura di Ferrara. Il Convegno è promosso dall’Ordine degli Architetti, P.P. e C. della Provincia di Roma e dall’Istituto Nazionale di Architettura IN/ARCH- Lazio con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Roma.
SanMarco-Terreal Italia, azienda leader nella produzione di elementi e sistemi in laterizio per l’architettura, nell’ambito dei suoi programmi di sostegno al dibattito architettonico contemporaneo, ha contribuito fattivamente, insieme alla Oikos, alla realizzazione del Convegno.
La conferenza, che si terrà lunedì 29 novembre alle ore 15.45 presso la Casa dell’Architettura in piazza Manfredo Fanti 47 a Roma è la prima edizione di una serie di appuntamenti che si svilupperanno attraverso altre città italiane anche il prossimo anno e si pone come obiettivo quello di trasmettere ad una platea tecnica (architetti, ingegneri, geometri) in maniera accessibile e strumentalmente operativa, il grande valore delle componenti MATERIA, LUCE e COLORE nel percorso progettuale del progetto architettonico, in termini di interrelazione, combinazione e capacità di saper governare le logiche del progetto, siano esse di ordine teorico, ma anche tecnico e tecnologico.
Tra i relatori parteciperanno importanti architetti del panorama italiano come Massimo Carmassi, Franco Purini, Corvino + Multari, Mario Nanni e personalità istituzionali come Livio Sacchi, presidente IN/Arch Lazio, Amedeo Schiattarella, presidente dell’Ordine degli Architetti P.P. e C. di Roma e Provincia e Francesco Duilio Rossi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.
“Materia, Colore e Luce sono i tre componenti essenziali che definiscono lo spazio architettonico; -commenta Davide Desiderio, Image & Communication manager SanMarco- sono i tre compagni di viaggio della nostra vita sul pianeta che stimolano continuamente i nostri sensi. E’ da questi presupposti che parte questo nuovo format convegnistico, che attraverso esperienze progettuali differenti, permetterà di fare il punto su molti condensati di ricerca e di innovazione in merito alla creazione di superfici, componenti e applicazioni impiantistiche.”
IL CONCEPT
Materia Colore Luce
di Marcello Balzani
Sono 3 componenti essenziali per la definizione dello spazio architettonico. Sono anche 3 concetti, o forse meglio 3 significanti fluttuanti, che permettono di aprire nuove porte per entrare attraverso un triplice passe-partout in diversi livelli (naturali, artificiali, astratti, comportamentali,...).
Questa combinazione di termini appare, quindi, come un potente mediatore tra i codici che impone violentemente la sua capacità di "esercizio al pensiero simbolico", per elaborare linguaggi e per frans-formare e fras-durre oggetti e luoghi, superfici e ambienti, nella realtà dell'esperienza come nella costituzione del ricordo, dell'immagine che nella memoria si condensa per essere poi successivamente utilizzata.
Sono 3 compagni di viaggio della nostra vita sul pianeta che stimolano continuante i nostri sensi ma che dimostrano anche l'incessante funzione di adattamento che ha strutturato nel tempo le migliori capacità e potenzialità umane. Noi siamo fotosensibili, vediamo a colori, assumiamo continuamente scelte indotti da percezioni aptiche e sinestetiche che le materie stimolano o negano. Crediamo che lo spazio risulti una struttura confinata all'interno di una logica soprattutto dimensionale, cartesiana, invece ad ogni passo nella vita (fin da piccoli) ci rendiamo conto che intorno a noi lo spazio si dilata, accoglie, riscalda, raffredda, allontana,divide in tanti modi e molto diversamente a seconda del potere (o sarebbe meglio dire dei poteri) che la materia, il colore e la luce assumono.
E non è neppure un percorso a senso unico. I tre mediatori agiscono su di noi ma avviene anche il contrario. La nostra capacità di selezione è indotta da scelte che privilegiano, certi percorsi nella memoria, nel ricordo delle esperienze, nel consolidato culturale e attraverso questi filtri semplificatori (che sono anche fortemente emozionali) precostituiamo una realtà, modelliamo uno spazio, immaginiamo le situazioni. Insomma è uno straordinario sistema di interrelazione che opera sul piano psicofisico, dinamico, cinematico, prossemico, ecc..
Ma se la materia, il colore e la luce sono ingredienti coerenti capaci di alimentare il percorso progettuale dello spazio architettonico è anche vero che il loro potere si esprime nell'interrelazione, nella combinazione, nella capacità di saper governare molte regole del gioco che sono sia di ordine teorico, ma anche tecnico e tecnologico.
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