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“Diamante Magico” per Casalgrande Padana.
Forma e luce per la ceramica d’architettura.

03 Giugno 2010

Diamante Magico, installazione di 5+1AA per Casalgrande Padana. (ph. Giuseppe Maritati)


Con la mostra “Ceramic Tiles of Italy Playground” organizzata da Edi. Cer. e allestita presso la Triennale di Milano dal 14 al 19 aprile scorso, Confindustria Ceramica si è presentata all’appuntamento annuale del Fuorisalone milanese 2010. La collezione di originali realizzazioni, evocando l’evento “giocare con la ceramica di Bruno Munari”, troverà un’ulteriore presenza nell’ambito del Cersaie del prossimo autunno.

Le installazioni, proposte da sette aziende associate e creazioni di altrettanti giovani progettisti, sviluppano attraverso originali allestimenti per lo spazio pubblico, il tema del vivere contemporaneo nella particolare declinazione di tempo libero e spazio per il gioco. Per Aldo Colonetti, curatore della mostra, il materiale ceramico è in grado di interpretare qualitativamente e da protagonista l’obiettivo estetico-prestazionale per la città contemporanea, non solo per le sue indiscutibili proprietà tecnico-fisiche ma, soprattutto, per la versatilità plastica e varietas cromatica che il rivestimento modulare consente. L’allestimento degli spazi della Triennale, opera dello Studio Origoni e Steiner, grazie alle suggestive illustrazioni di Emanuele Luzzati, ne ha consentito una piacevole fruizione.
Forme, colori e polisensorialità sono le qualità del prodotto ceramico che, in sintonia con il mondo dell’infanzia, hanno alimentato creativamente le diverse installazioni.

  • "Diamante magico", la ceramica torna alla tridimensionalità.
  • "Diamante magico", la ceramica torna alla tridimensionalità.
  • "Diamante magico", istallazione per La Triennale di Milano.

Diamante Magico, rappresentazione dell'installazione di 5+1AA per Casalgrande Padana.

Caso emblematico è il “Diamante Magico”, proposta ideata per Casalgrande Padana da 5+1 - Agenzia Architettura, dove tridimensionalità, lucentezza, flessibilità combinatoria, inverano i concetti mutuati dal gioco infantile - come “doni froebeliani” - alla base dell’esperienza progettuale.
Lo studio 5+1 AA, fondato dagli architetti Alfonso Femìa e Gianluca Peluffo, con sede a Genova, Milano e Parigi, vanta una lunga serie di prestigiose e visionarie progettazioni di grande scala, come per esempio il Nuovo Palazzo del Cinema di Venezia, concorso internazionale vinto con Rudy Ricciotti, il Master Plan per l’Expo 2015 di Milano, le strutture direzionali per Sviluppo Sistema Fiera a Rho, concorso vinto con Pietri Architectes, l’area dei Frigoriferi Milanesi e la Nuova Agenzia Spaziale Italiana a Roma. Questa volta si misurano con un artefatto “a misura di bambino” ma portatore, come al pari delle grandi prefigurazioni architettoniche, della definizione di una nuova visione di prodotto ceramico.
L’installazione in mostra alla Triennale, partendo da due semplici volumi ortogonali che compongono una piattaforma di gioco interattivo, scopre una ritrovata spazialità grazie alle forme del rivestimento e al gioco combinatorio dei volumi.
Per l’occasione 5+1 AA ha sviluppato insieme a Casalgrande Padana lo studio di uno speciale elemento tridimensionale Diamante R20 BOA, in grès porcellanato smaltato, le cui tre versioni si distinguono per la diversa inclinazione del vertice del prisma che ne costituisce il rilievo. Un riferimento antico e senza tempo insieme, quello del diamante quale elemento aulico ed elitario dell’architettura, filtrato per la ceramica attraverso l’esperienza di Gio Ponti e da essa ricondotto alla contemporaneità.

 

  • "Diamante magico", render di progetto.
  • "Diamante magico", rappresentazione tridimensionale.
  • "Diamante magico", effetto visivo tridimensionale.

Alla base dell’interattività dell'installazione Diamante Magico la possibilità di variare la composizione spostando a piacere i moduli della pedana, cui si aggiunge la variabilità offerta dagli effetti di luce. Il risultato, sulla parte orizzontale, è un gioco di volumi e accostamento di forme che evoca la creazione dello skyline di una città; la parete verticale, apparentemente un compatto monolite rivestito da elementi ceramici, riflette le angolazioni della luce creando un movimento e una diversità sempre nuova, accresciuta dalla potenzialità di alcuni elementi di scorrere attraverso lo spessore della parete, aggettando indifferentemente sui due lati, emergendo ed evidenziandosi se colpiti dalla luce.
L’idea di fondo è una rinnovata superficie architettonica tridimensionale in ceramica, mutevole, trasformabile, fatta di vuoti e pieni da riplasmare, resa possibile dalle variegate combinazioni dei tre moduli della piastrella ceramica Diamante presto in produzione per Casalgrande Padana in una terna di cromie: Bronzo Oro e Argento.

Veronica Dal Buono

 

Casalgrande Padana

5+1 AA


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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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