Daniel Libeskind in FAF (ph. Enrico Geminiani)

L’“avventura intellettuale di un architetto” – così definendo il suo mestiere – l’ha narrata in una lezione di straordinario effetto Daniel Libeskind in persona, rivelando al pubblico presente presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura di Ferrara, più di quattrocento tra studenti, professionisti, autorità, ed entusiasti conoscitori del valore indiscusso del personaggio, le radici del suo stile architettonico così unico e penetrante.
Un itinerario tra le sue opere sintetizzate in un’ora d’intensa orazione (un inglese chiaro ed efficace, senza soluzione di continuità), gesti misurati, lo sguardo acuto e divertito del professionista anche dell’eloquenza.
La sequenza di immagini, disegni ed esatti rendering per prefigurare i grandi progetti in corso di realizzazione che ha accompagnato il racconto, è stata scandita da una sequenza di categorie oppositive peculiari, summa della sua riflessione sull’architettura: pointed vs blunt, sculptural vs extruded, sound vs silence, new vs old, unexpected vs habitual, open vs closed, dynamic vs static, archipelago vs grid, democratic vs authoritarian. In esse ritroviamo la grammatica di segni architettonici e quelle “dissonanze armoniche” che, innestando un processo dialettico, hanno saputo indiscutibilmente far riconoscere le sue opere fra quelle dei grandi maestri del presente.
Ringraziamo i sostenitori per l’eccezionale occasione offertaci.

Veronica Dal Buono

Per approfondimenti:

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