La progettazione e la realizzazione della mostra “e-bookzine” all’interno di Palazzo Tassoni Estense, presso lo spazio espositivo del Salone passante al piano terra, è esito finale dell’esperienza didattica semestrale del Laboratorio di Design della Comunicazione A.A. 2013-2014 tenuto dai docenti Alfonso Acocella, Veronica Dal Buono, Michele Zannoni.
Esposizione dei progetti degli studenti del Laboratorio di Product Design 2, A.A. 2013-14.
Visitatori curiosi e dotati di smartphone e tablet hanno partecipato sabato 5 ottobre 2013 all’inaugurazione della mostra “Lo sguardo dentro l’opera” presso la Casa Museo Remo Brindisi al Lido di Spina (Comacchio). La Casa Museo ospita una ricca collezione di opere d'arte contemporanea creata dal maestro Brindisi. Nonostante il suo grandissimo potenziale culturale la Casa Museo resta ancora un tesoro nascosto e di scarsa fruibilità.
È indissolubilmente umano e senza tempo interrogarsi sulla natura del colore, rinnovarne con gli occhi della mente il ricordo e l’esperienza percettiva, spingersi a sperimentarne combinazioni e modi. Per descrivere il cromatismo è consuetudine ricorrere alla materia che lo costituisce, sovente, così, si perviene a evocare la pietra la cui essenza è naturalmente policromatica.
In occasione del festival Internazionale, a partire dal 4 ottobre p.v., all’interno del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, presso Palazzo Tassoni Estense, via della Ghiara 36, avrà inizio la tre giorni "nine resources for Detroit/nove risorse per Detroit".
L’installazione “Pinnacle” progettata dall’architetto newyorkese Daniel Libeskind, nasce dal suo desiderio di celebrare la storia e la tradizione dell’industria ceramica emiliana. La scultura, alta 8 m, situata nel seicentesco Cortile del Priore dell’ex maternità di Bologna e consiste in due drammatiche facciate, rivestite in pannelli di gres porcellanato metallizzato, che convergono a formare un pinnacolo, costituendo un portale d’ingresso all’ex complesso ospedaliero.
La differenza principale tra una bicicletta normale e una bicicletta a scatto fisso è racchiusa tutta nella trasmissione. Il movimento dei pedali è solidale a quello della ruota posteriore, non si può mai smettere di pedale, ci si muove “no stop”: se la ruota gira i pedali girano, se i pedali si fermano la ruota si ferma. Questo permette di avere il controllo della trazione e quindi permette di poter togliere i freni dalla bicicletta. La bicicletta a scatto fisso diventa quindi una bici semplice, privata di tutto, lineare e senza sovrastrutture.