Il numero 19 di MD Journal intende indagare come il design, tramite le sue diverse declinazioni, possa favorire e migliorare approcci sostenibili nella realizzazione di eventi e allestimenti temporanei.
In tali contesti l’attenzione si rivolge a progetti che sviluppano soluzioni di prodotto, servizio e comunicazione mirate a ridurre l’impatto ambientale di queste manifestazioni o che presentino ricerche svolte nei diversi ambiti disciplinari su questo argomento e dove, ai fini dell'allestimento, il ruolo del design sia da ritenersi determinante. Con questi specifici contenuti, la call si inserisce tra le iniziative editoriali, nate in questo periodo, che hanno dimostrato una rinnovata attenzione verso le esposizioni temporanee analizzate nei loro contenuti sia a carattere teorico-progettuale che storico-critico.
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Il numero 15 della rivista MD Journal propone un’indagine delimitabile nell’ambito dei typographical studies.
Il numero 14 della rivista MD Journal intende analizzare il contributo che la cultura progettuale del design offre al tema della sopravvivenza, contrastando positivamente minacce per la vita e condizioni avverse in processi che portano da crisi a nuovi equilibri, attraverso adattamenti e trasformazioni ben oltre la sola prospettiva emergenziale.
ll numero 11 di MD Journal intende esplorare il tema del design per la città connessa (smart city) da una prospettiva che consideri l’evoluzione dei servizi nella città contemporanea, con particolare riferimento alla qualità urbana e alla qualità della vita dei cittadini che la abitano.
Permanenza e mutamento
Il numero 12 di MD Journal intende riflettere sulla relazione che intercorre tra l’artefatto lapideo ed il tempo. Se la società post-consumistica ha legato il proprio modo di relazionarsi con le cose al consumo delle stesse, il materiale lapideo, attraverso la sua dimensione storica dell’arte e dell’architettura, conduce, invece, ad una riflessione sulla durabilità. A questo proposito, citando Tommaso D’Acquino, George Kubler richiama la nozione di aevum per indicare la durata intermedia tra il tempo finito e l’eternità delle anime umane e degli altri esseri celesti, adattabile, a suo dire, «a descrivere la durata di molti artefatti, così duraturi che la loro esistenza precede quella di qualsiasi creatura che vive oggi sulla terra e così indistruttibile da lasciar prevedere, per quanto ne sappiamo, una durata quasi infinita» [1].
Con il numero 10 di MD Journal, ci si pone l’obiettivo di esplorare i processi di innovazione nella comunicazione visiva di pubblica utilità nel progetto di sistemi e servizi. L’innovazione digitale rende necessaria un’analisi critica dei nuovi processi progettuali introdotti dal cambiamento di relazioni tra enti, istituzioni e cittadini. In questo scenario, il design, inteso come processo dal carattere inclusivo, rende la comunicazione visiva strumento di innovazione, implicando l’indispensabile presa di consapevolezza da parte dei designers della propria responsabilità sociale. La veicolazione dei servizi di pubblica utilità, svolta attraverso gli appropriati strumenti di comunicazione, diventa un’opportunità per ridisegnare il rapporto cittadini-istituzione in un'ottica di partecipazione attiva e consapevole.
I contributi, accolti sotto forma di articoli scientifici, dovranno proporre saggi di riflessione critica, analisi di approcci metodologici e progettuali, trattazioni di sperimentazioni e casi studio, in relazione al focus tematico proposto. Il termine per l’invio delle proposte di full paper all’email mdjournal@unife.it è fissata per il 30 Settembre 2020.
Inscritto nella policy di Unife a favore dell’Open Access – e in prosecuzione delle attività promosse, da anni, dal Laboratorio Material Design afferente al Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara – il progetto della rivista scientifica MD Journal intende proporsi come strumento di condivisione della ricerca universitaria del design.