Molti osservatori concordano che le società dei paesi industrializzati si trovino nelle fasi iniziali di una nuova rivoluzione dei processi di produzione e di distribuzione, denominata Industry 4.0.
Si tratta di un insieme complesso di fenomeni, favoriti dalla congiuntura tra l’utilizzo di una serie di tecnologie abilitanti l’innovazione (attive già da alcuni decenni e ora disponibili a costi ridotti) e alcuni modelli teorici di design process, oggi applicabili in modo integrato al processo produttivo, in grado di generare effetti e conseguenze considerevoli sulle tipologie dei beni e dei servizi, sulle loro caratteristiche e qualità, sulla loro diffusività, sulla modalità di fruizione e utilizzo.
Anticipata dalla rivoluzione digitale, Industry 4.0 è caratterizzata e alimentata da due nuclei di fattori interagenti fra loro:
_da una parte il processo produttivo è fortemente guidato da modelli digitali che, a partire dalla fase ideativa e progettuale, condizionano tutta la costruzione della “catena del valore” del prodotto fino al cliente finale;
_dall’altra l’informazione, anch’essa digitale, genera un flusso continuo e bidirezionale di dati fra il produttore e il consumatore-fruitore.
In questo contesto creato dalla rivoluzione digitale, il produttore è oramai in grado di realizzare sistemi-prodotto che inglobano quote elevate di informazione (IOT) e di servizio, mentre il cliente finale genera - in quanto consumatore attivo e connesso - informazioni sui propri comportamenti, gusti e scelte, che possono essere registrate in tempo reale dal produttore quali utili feed back e trasformate in nuove indicazioni progettuali.
Si è oramai di fronte ad una strategia di riconfigurazione innovativa dell’industria che riguarda sia gli strumenti e i processi organizzativi della manifattura che le reti di produzione e distribuzione; la conseguenza più evidente è una trasformazione delle relazioni tra fabbrica e mercato, in cui le modalità B2B (Business To Business) possono trasformarsi in B2C (Business To Consumer) e viceversa. In questo inedito scenario il design dispone di nuovi e ampi spazi d’intervento e di progetto - in quanto dotato di strumenti interpretativi e ideativi (design thinking), di pratiche esecutive (design doing), di asset cognitivi (design cultures) – che vanno oltre il del mero contributo ingegneristico (orientato prevalentemente allo sviluppo prestazionale), proponendosi come co-protagonista di questa rivoluzione.
Nell’ambito dell’Industry 4.0, l’insieme del processo di concepimento e formalizzazione (concettualizzazione, ideazione, modellizzazione, prototipazione, sperimentazione produttiva) è del tutto digitale, ovvero organizzato e ordinato da dispositivi e software sempre più autonomi e apprenditivi.
Contemporaneamente si amplia l’importanza delle informazioni e dei dati incorporati nei beni e nei servizi; informazioni che si propongono come scenario cognitivo ampliato degli artefatti, in grado di aprire a inedite esperienze d’uso e a nuovi modelli di business, con la trasformazione delle tradizionali tipologie di prodotti e la stessa modalità di presenza (e sopravvivenza) nel mercato.
L’integrazione tra BtoB e BtoC tende a generare, inoltre, la rottura del tradizionale modello di divisione dei compiti che affidava agli ingegneri la fabbrica con il controllo dei processi produttivi, ai designer-designer la formalizzazione dei prodotti e ai designer-comunicatori lo storytelling rivolto al mercato e ai consumatori.
Ciascuna di queste figure può avere, oggi, un raggio d’azione che è al contempo, potenzialmente, progettuale, produttivo, di consumo.
Il quarto numero di MD Journal intende esplorare in profondità questa rivoluzione condividendo fra i ricercatori le trasformazioni in atto (o, solo, latenti), volendone saggiare - nello specifico - il contributo del design. In particolare sono proposti alcuni focus tematici:
_Quali conoscenze sono necessarie alla disciplina del design per affrontare questa trasformazione.
_In che modo le tecnologie abilitanti di Industry 4.0 cambiano il modo di progettare artefatti, sistemi e servizi.
_Quali prodotti e quali servizi rappresentano dei casi studio significativi della rivoluzione digitale.
_Come il design può favorire la mediazione tra gli attori in gioco.
_Come Industry 4.0, oltre alla fabbrica, ha effetto sui luoghi di vita collettiva e personale.
_Come cambia la relazione tra gli oggetti e la dimensione fisica del soggetto (embodiment).
Date significative:
Presentazione abstract 20 aprile 2017
Accettazione abstract 30 aprile 2017
Consegna paper 30 giugno 2107
Peer review 15 settembre 2017
Consegna paper finale rivisto 15 ottobre 2017
Publicazione dicembre 2017
#4 Issue Editors:
Flaviano Celaschi, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Loredana di Lucchio, Sapienza Università di Roma
Lorenzo Imbesi, Sapienza Università di Roma
Processo di pubblicazione
I ricercatori interessati sono invitati a inviare, entro il 20 aprile 2017, un abstract di 2000-4000 battute, in lingua italiana (o in lingua inglese solo nel caso di autore/i straniero/i).
L’abstract, redatto in modo chiaro, deve rispondere ed aderire coerentemente al tema della Call esplicitando l’oggetto dell’articolo proposto e la finalità del contributo; deve essere accompagnato da parole chiave poste ad evidenziare i punti essenziali del progetto di paper.
L’abstract dovrà essere inviato all’indirizzo mdjournal@unife.it
L’accettazione delle proposte di articoli verrà comunicata ai proponenti entro il 30 aprile 2017.
Gli autori dovranno, successivamente, inviare gli articoli (completi di tutti gli apparati documentali, vedasi il link in basso) entro il termine del 30 giugno 2017 sempre all’indirizzo mdjournal@unife.it
Dopo la peer review da parte dei referee, agli autori dei contributi accettati saranno comunicate le indicazioni entro il 15 settembre 2017 e la stesura finale dell’articolo dovrà essere inviata all’indirizzo mdjournal@unife.it entro il 15 ottobre 2017.
La data di uscita, in e-Publishing, di MD Journal 4/2017 è prevista per
dicembre 2017; la sua fruizione è pubblica recependo la filosofia dell’open access.
Contestualmente si procederà alla stampa della rivista, per l’invio agli autori e alle principali biblioteche nazionali.
Della natura e dei modi di scrittura degli articoli scientifici di MD Journal.
Si ricorda che un articolo scientifico presuppone sempre:
- definitezza e sviluppo dei temi d’indagine;
- linguaggio argomentativo di tipo intersoggettivo rivolto ai propri pari;
- istituzione di rapporti e confronti rispetto al sapere consolidato;
- esplicitazione delle references (attraverso note, bibliografie, fonti) secondo le Linee guida editoriali.
Al riguardo si veda http://www.materialdesign.it/it/journal-md//_68.htm
Gli articoli devono essere scritti in italiano; in inglese solo per gli autori stranieri.
Per la redazione degli articoli è fondamentale attenersi alle Linee guida editoriali.
Al riguardo si veda: http://www.materialdesign.it/it/journal-md//_61.htm