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Evento reale / Evento virtuale

08 Maggio 2012

 L'evento in presenza fisica

L'evoluzione recente della comunicazione punta ad una visione di valorizzazione delle iniziative e dei format sempre più centrata sullo sviluppo di relazioni e di interazioni per un coinvolgimento profondo dei destinatari dei messaggi. All'interno di questa tendenza l'evento live ha assunto un ruolo fondamentale in quanto "dispositivo" capace di spettacolarizzare, di rendere emozionale e memorabile l'esperienza e, allo stesso tempo, di instaurare un rapporto diretto e immediato con il pubblico dei fruitori.

L'evento (da eventum, avvenimento straordinario posto a rompere l'ordinarietà e la routine della vita quotidiana) è normalmente contrassegnato da un luogo fisico e da una durata di svolgimento in cui agiscono una serie di elementi concorrenti alla creazione di una sequenzialità di atti, azioni, accadimenti dal valore culturale, rituale, festoso ecc.

L'elezione di uno spazio (il luogo), la definizione dei contenuti (il tema), la precisazione temporale (la durata), la scelta dei protagonisti e delle loro performance, il richiamo del pubblico in presenza fisica concorrono - interagendo dialetticamente nel loro insieme - a delineare l'atmosfera, la fisionomia singolare dell'iniziativa e le relazioni attese fra i protagonisti e i fruitori dell'evento, dove è messa in gioco la multi sensorialità degli individui legata al vedere, all'ascoltare, al parlare, all'agire e - spesso - anche al gustare.

Nel contesto spaziale e relazionale dell'evento - attraverso i dispositivi narrativi dei linguaggi culturali - sono in genere veicolati i messaggi chiave affinché, attraverso la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico, tutto sfoci in una esperienza memorabile, impasto di sensazioni, emozioni, razionalità cognitiva. All'interno dell'atmosfera esperienziale che accompagna ogni manifestazione live dotata di attrattività e qualità contenutistica è possibile "aspirare" al coinvolgimento profondo e totale delle persone.

Ma oltre all'essere scenari di spettacolarizzazione edi interazione diretta per il pubblico presente, gli eventi potenzialmente si pongono anche come medium per un pubblico indiretto più vasto e lontano raggiungibile nel momento in cui su di essi - o a partire da essi - viene attuato un piano di comunicazione indirizzato alla diffusione a distanza dei contenuti legati alle fasi di annuncio, di svolgimento dell'evento (ovvero in tempo reale), di commento o approfondimento ex post.

A questa valenza bifronte degli eventi il progetto culturale XfafX ha guardato con profondità e determinazione sin dal suo avvio cercando di sviluppare un Piano comunicativo innovativo di natura cross mediale: svolgimento di eventi live e disseminazione di contenuti attraverso i vari media utilizzando, contestualmente, format tradizionali e innovativi.

Il Piano comunicativo di XfafX è stato visto, da una parte, come strumentale al successo dell'iniziativa in termini di sollecitazione partecipativa alle iniziative del Festival "To design today" organizzate nella Facoltà di Architettura di Ferrara lungo un intero anno, dall'altra come strumento strategico di diffusione mediata verso un pubblico molto più vasto, lontano dalla sede degli eventi e impossibilitato alla presenza.

Fra i vari format comunicativi del progetto istituzionale XfafX vi era quello della trasmissione in Rete in live streaming delle Lectio magistralis svolte, all’interno del Salone d'onore di Palazzo Tassoni Estense, dagli illustri ospiti invitati a partecipare al Festival.

Grazie all'apporto dell'Ateneo ferrarese e al sostegno del Dipartimento di Architettura - sempre più indirizzati verso l'innovazione, la valorizzazione dei progetti culturali e di ricerca, l'intensificazione dell'internazionalizzazione - siamo ora pronti ad annunciare il raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissati.

Sul sito istituzionale unifetv/xfafx è possibile ora seguire in live streaming le Lectio Magistralis di XfafX a partire da “Wood Works” di Matteo Thun.

 

L'evento virtuale

Anche se, è inutile negarlo, il must della partecipazione ad un evento resta l'esperienza live in presenza fisica nel luogo del suo svolgimento, è indubbio che il valore della manifestazione stessa aumenta notevolmente se l'iniziativa viene riverberata attraverso i canali comunicativi, diffondendola e rendendola fruibile ad una comunità più vasta di individui potenzialmente interessati al tema.

D'altronde il senso di un evento culturale ruota intorno all'immaterialità e alla forza dei messaggi, dei contenuti, delle narrazioni indirizzate verso il pubblico; il valore dell'evento non si "estingue", conseguentemente, se i sui contenuti sono proiettati anche nella dimensione virtuale della comunicazione a distanza: nel nostro caso specifico nella fruizione multimediale del live streaming.

Riteniamo che, attraverso le modalità contemporanee innovative di diffusività e pervasività di rete, l'evento accresca il suo valore in quanto aggiunge all'esperienza reale - con i suoi caratteri specifici e peculiari - una sorta di simmetrica seconda vita, una "rinascenza" all'interno di un nuovo palinsesto, di un nuovo racconto. L'evento virtuale in live streaming non è, alla fine, né un clone, né una "riduzione" dell'evento reale ma un "evento altro", una "ri-messa in scena" dei contenuti culturali della manifestazione d'origine attraverso una diversa e intelligente regia adeguata al mezzo tecnologico digitale che trasmette attraverso una restituzione dinamica a schermo.

La diffusione dei contenuti multimediali del live streaming può, oramai, avvenire in modo ubiquo; questa sua particolare natura di propagazione e fruizione li "strappa" in qualche modo - senza, però, negarli - allo spazio fisico di produzione d'origine per consegnarli e renderli condivisibili a livello globale oltre i limiti fisici dell'evento reale.

Il trascinamento dell'evento reale nell'immaterialità digitale significa - alla fine - slargare l'orizzonte fruitivo delle manifestazioni XfafX rispetto alla ristretta comunità universitaria ferrarese.

Ricollegandoci alla teoria della "coda lunga" di Chris Anderson - direttore di Wired, rivista di punta dell'information communication technology - si può cosi affermare che il digitale favorisce, a costi sostenibili anche per l'Istituzione universitaria non certo dotata di grosse risorse qual è quella italiana, la diffusione lontana di contenuti culturali di nicchia privi di un interesse commerciale (o, comunque, di mercato) consentendo loro di raggiungere un pubblico di fruitori potenzialmente interessato al tema che altrimenti non riuscirebbe, diversamente, a superare i condizionamenti - geografici, economici, organizzativi - ai fini dell'accesso ai contenuti dell'evento reale (distante, unico e non replicabile).1

Inoltre la trasmissione in live streaming presuppone la registrazione della traccia video-audio dell'evento che se viene editata - ex post - all'interno della Rete potrà essere ricercata e fruita on demand, anche a distanza di tempo, oltre il momento della "diretta".

L'esperienza di eventi trasmessi via rete - lezioni, conferenze, convegni, concerti, manifestazioni sportive ... - è già da vari anni consuetudine all'estero (per fare solo qualche esempio: le lezioni del MIT, le centinaia di conferenze di TED, le famose presentazioni di prodotto della Apple di Steve Jobs), mentre la sperimentazione e l'offerta culturale da parte delle Istituzioni del nostro Paese è ancora molto limitata, quasi ferma alla linea di partenza.

Pochi sono i casi significativi segnalabili in Italia.

La trasmissione in diretta di eventi culturali ha visto collaborare nel nostro Paese la Telecom Italia - gigante aziendale, detentore del know how tecnologico per le infrastrutture e l'erogazione di servizi digitali - con Istituzioni o manifestazioni che hanno scommesso e si sono impegnate nel raggiungere attraverso il live streaming e il web una più ampia fascia di fruitori rispetto a quella più limitata - inevitabilmente - della "platea fisica". È il caso delle conferenze di scienziati svolte nei numerosi eventi del Festival della Scienza di Genova, del progetto del MAXXI di Roma (maxxinweb) dove sono state diffuse in tempo reale dialoghi e presentazioni di opere di architetti, designer, artisti, curatori, infine dell'iniziativa promossa dall'Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma che ha permesso di far seguire in live streaming quattro concerti del maestro Antonio Pappano (pappanoinweb) ancora fruibili on demand.2

La società contemporanea è sempre più collegata e interconnessa alla Rete; non solo più le giovani generazioni - o, ancor di più, i nativi digitali che sembrano, oramai, vivere nel web - ma gli individui nel loro complesso che, al di là di differenze generazionali, trascorrono molto del loro tempo davanti agli schermi di computer, device, smatphone in quanto nel web si "sedimentano" sempre di più messaggi, contenuti, narrazioni.

L'orizzonte della Rete è - oramai - un mondo ricco di informazioni, di scenari d'intrattenimento, di approfondimento e l'Istituzione universitaria nazionale non può più "snobbare" tale capitalizzazione e condivisione del sapere digitale; in esso, e attraverso di esso, si diffondono velocemente - come la società globale oramai richiede - contenuti, idee, progetti, visioni; non è possibile più farne a meno per lo sviluppo di attività culturali e di ricerca innovative, ma anche per i progetti formativi destinati soprattutto alle nuove generazioni.

Riteniamo che i costi infrastrutturali dei canali comunicativi digitali per la diffusività dei contenuti sono sostenibili anche dalle istituzioni universitarie, così come il nostro stesso progetto XfafX sta dimostrando, potendo rendere autonomo il mondo accademico dai gruppi editoriali privati e dalla comunicazione commerciale a favore di quella istituzionale, rivalutando il senso originario del web assegnato dal suo inventore Tim Berners Lee.

È il caso di iniziare a pensare seriamente alla tecnologia digitale da porre a servizio dell'Università e della condivisione di cultura alta, non solo di quella divulgativa o commerciale che oggigiorno risultano notevolmente prevalenti in Rete.

Le Istituzioni accademiche hanno l'occasione - valorizzando la condizione che le vede ancora fra i principali produttori di contenuti e di sapere - di far conoscere ad un pubblico più vasto di quello delle comunità universitarie la propria tradizione e reputazione, le ricerche, le attività e i progetti culturali promossi. Con questo spirito ci siamo mossi attraverso il festival "To design today" legato alle celebrazioni del ventennale di fondazione della Facoltà di Architettura di Ferrara, giungendo all'obiettivo del live streaming delle Lectio magistralis di XfafX, tappa ambita - ma non ultima - del nostro percorso culturale e comunicativo teso a ricercare l'innovazione dall'interno delle Istituzioni.

 

Alfonso Acocella
Coordinatore scientifico XfafX

Note

1 Chris Anderson, La coda lunga. Da un mercato di massa a una massa di mercati, Torino, Codice Edizioni,2007 (ed. or. The Long Tale, 2006), pp.233

2 http://pappanoinweb.telecomitalia.com/racconti


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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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