Carnet micropress come taccuini preziosi, maneggevoli, tascabili, disponibili ad accogliere appunti, schizzi e fissare – indelebilmente – dati, idee, visioni prima che svaniscano negli stati fluidi e volatili della mente. I Carnet di Micropress non sono semplici taccuini proponendosi, al pari delle agende, come artefatti cartacei "bifronti".Oltre ad offrire spazio per annotare, disegnare, registrare idee, introducono a realtà istituzionali, associative, aziendali attraverso delle micro presentazioni o narrazioni.
Nell'intersezione tra astrattezza dei prodotti della mente e fisicità della materia, tra dimensione virtuale del tempo – sospeso fra passato, presente e futuro – e segni tangibili dell’uomo quali tracce di memoria, s’inscrive il progetto in self-publishing Micropress concepito dai membri del network di Lab MD nel ruolo di makers, di “nuovi artigiani” della conoscenza che coniugano idee, progetti, passione per la sperimentazione e apertura verso le filiere dell’auto-produzione materiale e immateriale in avvio del terzo millennio
Micropress identifica all’interno dell’orizzonte materiale una famiglia di piccoli artefatti cartacei "nomadi" – agende, carnets in forma di taccuini, volumi – finalizzati a organizzare e dare senso al tempo, a fissare i resoconti di incontri, a raccogliere le riflessioni e l'immaginazione degli individui, a comunicare profili o short stories dei soggetti coinvolti, di volta in volta, nelle ricerche e nelle collaborazioni istituzionali di Lab MD.
Pur invasi e circondati da dispositivi e format comunicativi di natura elettronica, gli artefatti di carta – finalizzati alla trasmissione della conoscenza o alla semplice registrazione di segni, di idee, di abbozzi di progetti – rimangono ancora fondamentali, duttili ed irrinunciabili, integrandosi efficacemente a quelli del mondo digitale.
Per gli individui della società fluida contemporanea – spinti alla veloce programmazione e alla gestione di un tempo "accelerato", all'organizzazione di spostamenti e viaggi sempre più frequenti, alla registrazione di decisioni emerse in incontri di lavoro, alla lettura breve e discontinua effettuata spesso in mobilità – è pensata la famiglia dei prodotti Micropress ideata per comunicare i progetti svolti per l'Università e per i Sostenitori di Lab MD.
Gli artefatti Micropress sono sviluppati nell’officina creativa di Lab MD quali occasioni di sperimentazione, di design di prodotti editoriali in self-publishing.
La fase a monte dei prodotti Micropress è legata alla messa a fuoco dei contenuti, dei temi, degli obiettivi da perseguire; tale fase offre a Lab MD un'utile occasione di avvicinamento e di dialogo con le realtà istituzionali, associative, aziendali che – di volta in volta – li promuovono e li finanziano.
Dopo questo prioritario lavoro di definizione – che dura qualche settimana o, a volte, qualche mese – viene sviluppata la progettazione vera e propria degli artefatti Micropress che sono, pertanto, da intendersi come prodotti su misura, realizzati attraverso caratteri di unicità, personalizzati per ogni iniziativa ed interlocutore. Tali artefatti possono essere riguardati come dispositivi caratterizzati da una valenza funzionale d'uso, dalla ricerca estetica di un raffinato graphic design, dalla diffusione e valorizzazione di contenuti informativi o – nei casi più particolari – dalla narrazione di short stories legate a istituzioni, brand, iniziative e progetti specifici.
È evidente come ogni artefatto a stampa è fatto di materia, anzi di materie al plurale: carta, cartone, supporti materici speciali, inchiostri, pigmenti colorici, colle, packaging.
I ricercatori, gli editor, i designer visuali, i makers di Lab MD – interessati all’innovazione – sono aperti al dialogo rispetto agli interlocutori dei diversi progetti editoriali condividendone l’intero iter ideativo e realizzativo: selezionando i materiali, curando i contenuti, mixando e integrando le diverse parti di cui è composto ogni prodotto al fine di ottenere soluzioni ad hoc, personalizzate.
Lab MD attraverso il progetto Micropress è interessato a sperimentare – insieme a prodotti di medie o grandi serie – modelli "limited edition", fortemente caratterizzati grazie all'uso di materiali speciali.
Affinché le agende-memorandum di Micropress potessero essere proposte attraverso forme non ripetitive il progetto si è preoccupato di caratterizzarle attraverso numerose varianti legate sia al design grafico, sia ai materiali con cui sono realizzate, sia ai contenuti tematici al fine di ottenere diverse personalizzazioni.
AGENDA
Primo format progettato (e realizzato) della famiglia di prodotti editoriali Micropress è rappresentato dalle agende.
Si tratta di agende molto particolari, versatili e di natura “bifronte”.
Il progetto restituisce, nello sviluppo della pagina di sinistra, il significato più tradizionale dell’agenda intesa quale memorandum (in cui sono registrati sequenzialmente i giorni, le settimane, i mesi dell’anno per potere annotare gli incontri, i luoghi, le cose da fare) mentre lascia libera la pagina di destra per personali annotazioni, appunti, iscrizioni, disegni. Inoltre il concept delle agende Micropress propone, nello sviluppo conclusivo dell’artefatto cartaceo, un tema con contenuti informativi o narrativi in forma di short stories.
Al ritmo serrato e condizionante del “tempo dei doveri” che scandisce perentoriamente gli avvenimenti e le cose da fare (incontri di lavoro, pagamento di tasse, rinnovo di documenti, visite mediche…) le agende Micropress introducono delle pause, delle cesure spaziali disponibili ad accogliere iscrizioni istantanee – intese quali tracce tangibili delle idee che affollano la nostra vita, il nostro immaginario, la nostra microprogettualità quotidiana – consci del valore della registrazione, dello “scripta manent” a fronte del “verba volant”.
Nella parte conclusiva, là dove l’agenda-memorandum esaurisce la sua “gittata” temporale, l’artefatto cartaceo si apre a short stories in forma variata, di volta in volta o di anno in anno; la proposta, in altri termini, di un corpus di contenuti informativi, di un tema specifico, nel tentativo di arricchire, di rendere in qualche modo più interessante e intrigante il prodotto-agenda.
Lo sviluppo tematico delle agende – posto ad organizzare informazioni, ad evocare progetti, visioni – è incentrato sulla stesura di scritture sintetiche, arricchite da apparati iconografici di qualche interesse e suggestività. L’inserto contenutistico finale mira al puntuale, al circoscritto, attraverso esperimenti tenuti insieme, a volte da narrazioni continue, altre da griglie concettuali con collegamenti e rimandi tra pagina e pagina secondo un modello reticolare.
Affinché le agende-memorandum di Micropress potessero essere proposte attraverso forme non ripetitive il progetto si è preoccupato di caratterizzarle attraverso numerose alternative e varianti legate sia ai materiali con cui sono realizzate, sia alle soluzioni di design grafico, sia ai contenuti tematici in funzione di possibili, diverse personalizzazioni.
Le varianti materiche delle agende attengono ai tipi di carta di stampa e ai supporti “spessorati” e resistenti delle copertine soggette ad uso più intenso.
Le varianti dei lay-out grafici, indirizzati all’organizzazione e caratterizzazione delle pagine dell’agenda, sono frutto di una accurata e attenta ricerca di design editoriale utilizzando sottili grafie, invenzioni testuali, font editoriali leggibili, griglie coloriche e reticoli geometrici, segni di un minimalismo stilistico indirizzato alla definizione di una buona fruibilità.
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Il presente saggio è parte del volume Artefatti comunicativi. Tra ricerca e didattica, (a cura di Alfonso Acocella), Media MD, 2013, pp. 144.
Sempre sulla rivista digitale MD Material Design Post-it, verrà ri-editato l'intero volume in forma progressiva nel corso delle prossime settimane.
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