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Al concorso di design Wood Stock vincono interessanti progetti in legno di latifoglie americane

02 Marzo 2012


Lo stand AHEC

 

In occasione della fiera Maison & Objet appena svoltasi a Parigi, l’American Hardwood Export Council (AHEC) ha presentato la prima Wood Stock Design Competition. Migliaia di visitatori hanno ammirato i 15 progetti selezionati, realizzati in  prototipi o modellini in scala con legno di latifoglie americane.  I lavori di altissima qualità presentati al concorso sono frutto del talento di giovani designer e architetti francesi e belgi e hanno suscitato l’entusiasmo dei membri della giuria.

L’American Hardwood Export Council (AHEC) ha indetto la prima Wood Stock Design Competition, concorso volto a promuovere l’uso del legno di latifoglie americane (American hardwoods) nei progetti di giovani professionisti e laureati in design e architettura. Il legno di latifoglie americane è un materiale naturale e sostenibile e, come tale, è dotato di proprietà fisiche e meccaniche differenti a seconda della specie legnosa; è dunque essenziale conoscere bene il legno come materiale al fine di sfruttarne al massimo il potenziale nei progetti.

A maggio 2011, la giuria ha selezionato 15 progetti da cui realizzare prototipi o modellini in scala. I progetti selezionati, sviluppati dai concorrenti durante l’estate insieme al produttore La Fabrique e al realizzatore di modelli Ray Winder, sono stati esposti a Maison & Objet nel gennaio 2012. La giuria è stata presieduta da Christian Liaigre, interior designer e CEO di  Maison Liaigre, che grazie ai suoi progetti sofisticati è divenuto uno dei marchi francesi di lusso più esportati.  Al suo fianco, il noto architetto Philippe Chaix, il designer Guillaume Delvigne e Catherine Pierre, vice direttrice della rivista di architettura AMC, nonché i rappresentanti di CNDB e FCBA, due organizzazioni francesi operanti nel settore del legno.

Il 23 gennaio, dopo un lungo dibattito, la giuria ha decretato i vincitori che sono elencati di seguito:
 
Categoria 1 – Pezzi singoli:
La prima categoria, aperta solo agli studenti, riguardava i progetti di pezzi singoli o di elementi d’arredo. Ai partecipanti era stata data una serie di spunti, non vincolanti, per la realizzazione di progetti di “design urbano” che potessero in qualche modo collegarsi ai mezzi di comunicazione, come cellulari e computer portatili. La giuria ha valutato con particolare attenzione il carattere creativo e innovativo del progetto, oltre che la sua funzionalità, sia a livello estetico che tecnico; agli studenti era, infatti, stato chiesto di tenere in considerazione la semplicità di produzione puntando su un design eco-sostenibile.


  • “Tandem” di Geoffrey Graven
  • “Claustra” di Manon Malatray.



La giuria è rimasta conquistata dalla commerciabilità di questo progetto. “Tandem”, che si può produrre in dimensioni e colori diversi, riflette il lavoro on the move dell’epoca moderna reso possibile dai dispositivi portatili.  Si adatta bene a un ambiente domestico, ma anche a luoghi pubblici, come le lounge degli aeroporti. Questo versatile complemento d’arredo, inoltre, si è aggiudicato il 35% dei voti del pubblico.  Prodotta in legno di quercia bianca americana (American White Oak), la seduta con tavolino ruotabile in legno massiccio esalta le venature e la fibra dell’essenza. La base e le flange circolari su cui ruota il tavolino sono invece realizzate in alluminio per maggiore resistenza, leggerezza e dinamicità.  


La giuria ha molto apprezzato anche “Claustra” di Manon Malatray. Quest’opera innovativa può essere utilizzata sia come appendiabiti che come separé e si avvale delle eccellenti proprietà di curvatura al vapore offerte dal legno di quercia rossa (Red Oak), per dar forma a numerosi elementi curvi a raggio ridotto.


Categoria 2 – Interior Design:
La seconda categoria del concorso invitava studenti e laureati a elaborare una struttura interna funzionale che permettesse una migliore organizzazione dello spazio. La giuria ricercava un progetto creativo, che realizzasse uno spazio pratico e confortevole sfruttando le qualità decorative del legno di latifoglie americane e si adattasse a svariati ambienti.


  • “The Contemporary Ornament” di Audrey Yaacouli e Mélanie Saillard
  • “Hearth” di Pieter Vanderhenst e Mathias De Ferm



Progettato per una scuola, questo bancone della reception soddisfaceva perfettamente l’esigenza di organizzare meglio lo spazio.  Particolarmente apprezzato dalla giuria è stato l’uso ripetuto di quadrati e aperture, sulla scia delle opere di Charles Rennie Mackintosh, che ha creato giochi di luci e ombre che segnalano se la reception è aperta o chiusa.  Il contrasto tra i toni chiari del tulipier americano (American Tulipwood) e i colori scuri del noce americano (American Walnut) dà vita a motivi molto originali.  

Molto positivo anche il giudizio su “Hearth” degli studenti belgi Pieter Vanderhenst e Mathias De Ferm, che hanno prodotto uno dei moduli del progetto, esibito poi alla mostra. Al fine di adattarla all’uso esterno, l’opera è stata realizzata in legno di quercia bianca americana.  La giuria è rimasta colpita dal design di ispirazione marocchina, apprezzando non solo il singolo modulo, ma anche le forme create dal progetto nel suo insieme.

Categoria 3 – Integrazione o ristrutturazione di edifici:

La terza categoria ha messo alla prova le abilità architettoniche dei concorrenti in gara, ai quali era stato richiesto di progettare un’integrazione o una ristrutturazione di un edificio esistente. I due principali criteri di valutazione erano la creatività e la coerenza del progetto con l’edificio esistente e con l’ambiente circostante. A livello tecnico, la scelta delle essenze è stata decisiva ai fini della praticità. Ai partecipanti è stato infatti richiesto di sottoporre disegni dettagliati che dimostrassero la funzionalità a lungo termine del progetto.

 

“The Transition Cube” di Mathilde Lanoë
“The Transition Cube” di Mathilde Lanoë
 
L’innovativo cubo mobile in legno crea un ambiente intimo e accogliente nei mesi invernali e, con un semplice movimento all’indietro, permette alla luce del sole di illuminare la veranda nei mesi estivi.  Il rivestimento in frassino americano (American ash) contrasta con i toni più scuri del nocino satiné (American gum) utilizzato per le sedute pieghevoli. La giuria ha premiato la semplicità e funzionalità di questo originalissimo design.

La collaborazione dell’AHEC con gli istituti europei di architettura e design è più forte che mai. Gli studenti sono i decision maker del futuro nel campo del design e dell’architettura: per questo l’AHEC è impegnata attivamente nel fare includere la conoscenza del legno nel percorso degli studi. L’AHEC sta conducendo per conto dell’industria americana del legno di latifoglia   un’approfondita analisi sul ciclo di vita (LCA) che pone la scienza al centro del dibattito sull’edilizia sostenibile: data la crescente tendenza verso l’eco-design, è essenziale che architetti e progettisti dispongano di dati verificati da esperti indipendenti che permettano un confronto imparziale dei materiali, al fine di selezionare i più idonei.  Nel 2012 l’AHEC ha in programma di continuare a investire in progetti formativi e concorsi per studenti in tutta Europa.

 

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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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